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"Coraggio Varese, la corazzata Siena può cedere"


Lucaweb

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di Francesco Caielli

Carlo Recalcati, per tutti Charlie, non ha mai dimenticato Varese.

Qui si è rilanciato come allenatore, qui ha vinto il suo primo

scudetto (ne sarebbero seguiti altri due), qui è partita la sua

straordinaria carriera che l´ha portato sulle panchine più importanti

e prestigiose del campionato, fino a guidare la Nazionale italiana.

Ma nemmeno Varese ha dimenticato il sua Charlia, l´allenatore di quei

Roosters fantastici e indimenticabili, l´uomo che ha riportato questa

città in cima all´Italia dei canestri, regalandogli la stella più

luminosa e splendente. Da ex coach di entrambe le squadre (ha

allenato anche a Siena, dove ha vinto lo scudetto del 2004),

Recalcati presenta la sfida di dopodomani, quando la Whirlpool sarà

impegnata sul campo della capolista Montepaschi.

Domanda secca, risposta secca: Varese può vincere a Siena?

Tutto è possibile.

Ma...?

Ma Siena è molto più forte, anzi, è la più forte del campionato. Sta

giocando benissimo, ha trovato continuità nei risultati, è reduce

dalla eliminazione in coppa per cui avrà in corpo tanta voglia di

riprendere a vincere subito.

Non ci sarà proprio scampo per Varese?

E chi l´ha detto? La Whirlpool è una delle tre squadre che è riuscita

a sconfiggere la corazzata Siena, quindi significa che ha tutte le

armi per batterla. Non è detto che non ci riesca ancora. Certo,

stavolta sarà più difficile, perché si gioca in Toscana e perché il

Montepaschi mi sembra al momento più in forma.

Siena viene da nove vittorie in fila. Potrebbe anche fermarsi a

prendere fiato, no?

Non credo, perché quello biancoverde è un gruppo che ha fame. E´

vero, ormai il primo posto in classifica è praticamente cosa fatta,

ma sono giocatori giovani, l´allenatore è un esordiente, nessuno si

sente appagato e tutti vogliono vincere sempre e comunque.

E allora cosa dovrà fare Varese?

Dovrà cercare di contrastare l´atleticità dei giocatori senesi. Sono

una squadra che ama correre, che ama giocare in velocità: Forte,

Sato, Stonerook, Eze, sono tutti uomini che abbinano la fisicità

all´atletismo. Di solito si dice che Varese, per vincere, deve

correre. Questa volta è diverso: la squadra di Magnano non dovrà

cadere nel tranello e giocare sui ritmi veloci che tanto piacciono a

Siena, altrimenti vincere diventerà davvero impossibile. E´ contro la

difesa schierata che la Montepaschi trova maggiori difficoltà (non

molte, a dire il vero).

Parliamo di Varese. Le piace questa squadra?

Mi piace. Dirò di più: è la Varese più forte e completa dai tempi dei

miei Roosters scudettati. All´inizio dell´anno credevo che avrebbe

lottato per il settimo-ottavo posto, invece la Whirlpool sta andando

molto più forte del previsto e potrebbe inserirsi nella lotta per

entrare nelle prime quattro. Anche se, con una classifica così corta

e compressa, una vittoria o una sconfitta possono fare tutta la

differenza del mondo: un giorno ti trovi al quinto posto, e la

mattina dopo sei nono.

Gek Galanda: lei lo conosce benissimo e sta apprezzando il campionato

superbo che sta giocando. Eppure c´è qualcuno che ancora lo critica,

imputandogli una flessione nelle ultime giornate. Cosa risponde?

Che è normale, per un giocatore, avere dei periodi meno brillanti.

Nessuno può stare in forma dall´inizio alla fine del campionato,

senza avere flessioni o cedimenti. La forma va e viene, l´importante

è cercare di far durare il più a lungo possibile i periodi in cui

stai meglio. Gek è andato fortissimo per cinque mesi, adesso ha il

diritto di tirare un po´ il fiato. Si riprenderà prestissimo, vedrete.

Poi, se De Pol gioca come ha fatto ad Avellino, i tifosi di Varese

possono dormire tra due guanciali, non crede?

La partita che Sandro ha fatto domenica scorsa ad Avellino ha

dimostrato che Varese sta diventando una grande squadra. Nelle grandi

squadre nessuno è obbligato a giocare sempre bene, ma può permettersi

di sbagliare qualche partita perché alle sue spalle c´è qualcuno

pronto a sostituirlo degnamente.

Galanda tornerà in Nazionale?

E me lo chiedete? Certo che ci tornerà. Subito dopo le Olimpiadi io e

Gek abbiamo fatto un discorso molto serio, e io gli ho detto che non

avrebbe preso parte al gruppo che sarebbe partito per i Mondiali. Ma

la sua non è stata un´esclusione definitiva, come qualcuno ha detto,

dovuta alla stagione poco felice che stava facendo a Milano: le porte

della Nazionale, per lui, non si sono mai chiuse.

Quindi Galanda prenderà parte ai prossimi Europei?

Facendo gli scongiuri e toccando ferro, dico che li farà sicuramente.

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