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VARESE (s.g.) Un allenamento fumo di Londra, di un grigio non manifesto ma palpabile, un’atmosfera un po’ così, da guado. La sconfitta di Udine, non può rendere gli animi felici purtroppo, né consentire alla Whirlpool di sorridere alla vita come nei momenti migliori; in attesa di Montegranaro (reduce da 2 sconfitte contro le ultime Livorno e Reggio ma con solo 2 punti in meno di Varese), cercare di concentrarsi sui, pochi, tanti o tantissimi che siano, punti fermi rimasti sarà la cosa migliore. Nonché la più difficile. Intanto, da ieri, è al lavoro con Varese Phil Missere, ala newyorkese di 205 cm. classe ‘83 uscita da St. John’s University appena entrata in possesso di passaporto italiano. “E’ qui perché deve completare l’iter burocratico - spiega Mario Oioli -, il figlio di Richard Percudani (coach Cagiva dal 1981 al 1983) ci ha chiesto se potevamo farlo allenare da noi”.

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