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"Qualcuno in tribuna? Pure Ibra ci va..."


Lucaweb

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di Francesco Caielli

Veljko Mrsic, dopo la partita di domenica scorsa, era una furia:

arrabbiato con una squadra entrata in campo impaurita e con

l´atteggiamento sbagliato, furibondo con quei giocatori che, secondo

lui, non avevano avuto voglia di vincere quella gara. E poco importa

se alla fine è arrivata una vittoria, importante quando fortunosa,

che è riuscita a dare un po´di ossigeno alla classifica e di serenità

all´ambiente, ma che non ha cancellato i tanti piccoli grandi

problemi che ancora tormentano questa Cimberio d´inizio stagione.

Coach: ancora arrabbiato?

No, la rabbia passa in fretta. Per i problemi, invece, ci vuole un

po´ più di tempo. Continuo ad essere estremamente fiducioso,

altrimenti non sarei qui: cambieremo mentalità, in un modo o

nell´altro, per forza o per scelta.

Intanto, però, si cambiano i giocatori. O meglio, ne arrivano di

nuovi: Babrauskas è un elemento in più, o prenderà il posto di qualcuno?

Vedremo: per il momento è arrivato un buon giocatore che garantirà un

po´ di pericolosità dall´esterno e ci darà una mano.

Poche storie: se il lituano andrà in panchina, qualcuno dovrà di

conseguenza accomodarsi in tribuna. Chi sarà?

Dopodomani con Biella, probabilmente nessuno: deciderò solo domenica

mattina se portare o meno Babrauskas. Ma a partire dalla gara contro

Napoli, sicuramente qualcuno andrà in tribuna.

Insistiamo: chi?

Adesso non sono in grado di dirlo. Vedremo durante gli allenamenti:

valuteremo chi meriterà di giocare e chi no, capiremo chi è in forma

e chi è acciaccato, sceglieremo chi ci potrà essere utile e chi

invece non ci servirà.

Non sarà un problema accettare la tribuna, qualunque sia il giocatore

a cui capiterà?

Siamo come l´Inter: se Ibrahimovic, Crespo e Adriano vanno in tribuna

senza battere ciglio, lo possono fare tranquillamente anche i nostri

giocatori, non sarà una tragedia.

Intanto le voci di mercato insistono sull´arrivo di un lungo:

prenderete Chris Lang?

Ho sentito anch´io queste voci, ma non credo che Lang arriverà a

Varese. Perlomeno non ora.

Arriverà un altro lungo?

In questo momento il nostro problema pincipale non è la mancanza di

un centro: abbiamo vinto la lotta a rimbalzo contro la Fortitudo che

ha i lunghi migliori del campionato. I nostri centri stanno giocando

bene, e per il momento là sotto siamo coperti.

Il problema, forse, è altrove. Magari negli esterni: lo sa che la

Cimberio nella classifica del tiro da 3 è ultima con il 27 per 100?

Lo so, ma credo che il problema non sia nemmeno lì.

E dove, allora?

Nell´atteggiamento. Io e la società ai nostri giocatori chiediamo

solo una cosa: di giocare sempre al massimo e di dare tutto in

difesa. Voglio vedere gente che corre, che si butta per terra, che

morde le caviglie degli avversari. Le troppe palle perse, le basse

percentuali nel tiro da fuori, sono tutte cose che chiaramente non mi

piacciono, ma che si possono migliorare. Non chiedo ai miei ragazzi

di tirare con il 100 per 100 da tre, ma di prendersi i tiri che

devono senza paura di sbagliare. Le percentuali miglioreranno, con il

tempo.

Romel Beck. Dopo le prime apparizioni - timide, impaurite, anonime -

contro la Fortitudo si è visto un giocatore diverso. Diverso

l´atteggiamento, diversa la faccia: cosa è cambiato?

Prima che il giocatore arrivasse ho ripetuto in più occasioni che

Romel avrebbe fatto molta fatica nelle prime partite: non è un Dio

del basket, ma un ragazzo giovane che nella sua carriera non aveva

mai giocato in Europa. E così è puntualmente avvenuto. Ora sta

migliorando, giorno dopo giorno, e con lui sta migliorando il suo

inserimento nella squadra. Ma non sono ancora soddisfatto: lui deve

lavorare ancora tantissimo, deve capire ancora molte cose del mondo

nel quale è capitato, deve inserirsi nei nostri giochi offensivi. Può

darci ancora molto, molto di più.

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