Lucaweb Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 di Giuseppe Sciascia Vede il bicchiere mezzo pieno Valerio Bianchini dopo la sconfitta di Siena, preventivabile alla vigilia alla luce dell’ampio divario in termini di mezzi a disposizione della prima della classe MPS e del fanalino di coda Cimberio. Gap ovviamente "esacerbato" dall’infortunio che ha tolto di scena Mate Skelin dopo neppure 3 minuti di gara, spegnendo sul nascere le velleità di impresa della formazione biancorossa: «A Siena abbiamo giocato due partite diametralmente opposte: sicuramente bene nella prima frazione, mentre nella ripresa siamo crollati di fronte alla fisicità della MPS scoprendo il fianco al loro contropiede - commenta il tecnico biancorosso - Ovviamente sotto questo aspetto ha pesato molto la defezione di Skelin che si è aggiunta ai due falli commessi da Galanda nel primo minuto di gioco. Però sono soddisfatto del bellissimo primo tempo disputato da Fernandez, ovviamente garantendoci situazioni diverse da quelle di Mate ma facendosi valere nella sua metà campo, mentre è stata positiva la risposta di Melvin, che alla prima vera partita dopo l’infortunio ha mostrato di potersi rendere utile alla nostra causa». Nella lista delle situazioni negative va inserito il terzo quarto senza lucidità nell’attacco alla zona toscana e la poca fisicità dell’attacco (soli 9 liberi a disposizione della Cimberio) che senza Skelin non ha più avuto riferimenti offensivi interni: «Situazioni di gioco da valutare anche in rapporto al fatto che Siena è una squadra da primi posti in Eurolega, dunque fisicamente forte e quadrata. Contro una difesa del genere Beck ha faticato parecchio, bene invece sono andati sia Capin che Hafnar. Ma alla distanza senza il nostro centrone abbiamo subito parecchio dentro l’area dopo che nel primo tempo aveva pagato abbastanza la nostra aggressività sui pick&roll frontali. Dal canto nostro abbiamo attaccato veramente male la zona, senza appoggiare mai la palla ai lunghi, e la MPS ci ha più volte punito in campo aperto». E Bianchini valuta comunque in maniera positiva anche la prova di Tierre Brown, ancora a suo agio nei panni di "assist-man" (6 in 25’) ma poco incisivo al tiro e non sempre tra le righe del gioco di squadra: «Tierre ha uno stile di gioco tutto suo, ma in effetti quello che noi cercavamo era un incursore capace di rompere le prime linee della difesa avversaria e questa è la forza del suo gioco. A tratti ha utilizzato molto bene queste sue qualità mettendo spesso e volentieri in ritmo i compagni per buoni tiri piazzati, in altre circostanze però ha insistito troppo nel cercare la penetrazione nel cuore dell’area. Probabilmente non è ancora al massimo della condizione e quindi non ha la forza necessaria per mettere a segno quella gamma di tiri tipica dei piccoli NBA, ma ciò non mi preoccupa perchè il tempo lavora per lui e per noi e Brown può darci ciò di cui abbiamo bisogno». Sicuramente molto più preoccupato in relazione alle condizioni del ginocchio di Skelin il tecnico di Torre Parravicina, che comunque non vuole soffermarsi troppo sull’infortunio del croato visto che alle porte incombe già il match contro Capo d’Orlando: «Mate è un ragazzo esemplare per coraggio e tenacia ma è anche un giocatore importantissimo per il nostro sistema di gioco, però non possiamo farci prendere dallo sconforto. E’ chiaro che nella logica del nostro cammino-salvezza si tratta di un ulteriore ostacolo, però almeno temporaneamente dovremo ovviare con gli uomini a disposizione, e contro la Pierrel spero che Brown possa essere in grado di attivare bene le qualità balistiche frontali dei nostri lunghi». Il tutto in attesa di capire se e quando Skelin potrà tornare a disposizione del coach biancorosso, che prova già a gettare un ponte verso scenari futuri: «Non possiamo far altro che aspettare il verdetto, certo però a questa squadra un lungo serve, e se i tempi di recupero dovessero essere lunghi dovremo essere pronti ad effettuare anche delle rivoluzioni copernicane, perchè non siamo in condizioni di classifica tali da permetterci di tamponare la falla se dovesse essere di qualche mese. Ci vorrà la massima apertura mentale per valutare ogni eventualità: se dovrà essere necesario ricorrere al mercato non potremo pensare a soluzioni-tampone, ma a qualcosa di davvero efficace». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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