Lucaweb Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 di Francesco Caielli Chiudere gli occhi e ripensare al passato, a volte, può far male. Ritornare con la mente a scomodare le nostalgie più lontane, scoprendosi commossi nel ricordare quanto era bello, ritrovando anche solo per un momento atmosfere e odori che non ci sono più. Quella tra Varese e Gianmarco Pozzecco è una storia d´amore unica e particolarissima, fatta di passione e sentimento, capace di fregarsene del tempo e di andare oltre alle divisioni e ai campanili. Questa sera il Pozz sarà a Varese da avversario e soprattutto - assicura lui - calcherà il parquet di Masnago per l´ultima volta nella sua carriera. "Giuro - dice - stasera saluterò con gli occhi questo posto che è stato il teatro delle mie imprese più belle. Non giocherò più, e so già che quando uscirò dal campo alla fine della partita mi scenderà anche una lacrima: sono fatto così. Salutando Masnago è come se si chiudesse un ciclo della mia vita: le mie pazzie in maglia biancorossa, quello scudetto, i miei venticinque anni, Varese". Non sarà l´unico a piangere, il Pozz. Perché questa gente gli vuol bene per davvero: al suo ingresso si spellerà le mani per dargli il bentornato e poi, dopo una partita vera, cercherà di nascondere l´immancabile commozione. "Lo so - continua Gianmarco - e io credo che i tifosi di Varese si meritino una gara vera, giocata con il cuore. Mi spiego: penso a questa partita dall´inizio dell´anno, e fino a poco tempo fa ero tentato di non giocarla nemmeno. L´avevo pure chiesto al mio presidente, che si era dimostrato comprensibile e me lo avrebbe permesso. Poi però ho capito che Varese aveva il diritto di vedermi giocare un´altra volta, di vedermi giocare per davvero: e così farò. Per i miei compagni, per Capo d´Orlando, ma soprattutto per i tifosi Varesini che da me si aspettano una grande partita. Darò il massimo". Gianmarco, in maglia biancorossa, è esploso ed è diventato il numero uno. Qui ha vinto e ha incantato, qui è ricordato come uno dei più grandi di sempre: "Varese per me è la pallacanestro. Ho giocato in altri posti, ma da nessuna parte ho respirato l´atmosfera che si provava lì da voi. Qui a Capo d´Orlando sto vivendo qualcosa di simile, però non c´è paragone: a Varese avevo venticinque anni, ora ne ho dieci di più". Spazio ai ricordi, al cuore e alla commozione, dunque. Ma c´è dell´altro: "Cristiano Carugati è il mio agente, ma è soprattutto il mio amico, siamo praticamente fidanzati. Ora lui sta passando un periodo difficilissimo, e oggi sarà sottoposto a un intervento chirurgico piuttosto serio e delicato: stasera scenderò in campo con il suo nome stampato sulla maglia, e giocherò pensando a lui". Link to comment Share on other sites More sharing options...
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