Lucaweb Posted July 19, 2008 Posted July 19, 2008 (g.c.p.) - Non esiste una persecuzione arbitrale nei confronti di Varese. Anzi, nelle prime partite di campionato, alcune direzioni ci parvero non casalinghe ma quasi, pur vane ai fini del risultato. In più di trent’anni di commenti nel basket mai abbiamo attaccato gli arbitri e questo stile ci costò negli anni critiche, anche asperrime, da parte dei tifosi e, in qualche caso, addirittura un saluto tolto. Una volta il signor Zanon, "fischietto veneziano", si fece inviare dal collega Albanesi di Busto Arsizio (caro Aldo, complimenti per il suo riconoscimento nella Hall of Fame) una copia della Prealpina per poter credere ai propri occhi per quanto riferitogli, in merito alla nostra piena condivisione della squalifica del campo di Masnago. Che cosa c’entra ciò con oggi e la Cimberio? C’entra per esprimere stavolta un po’ di preoccupazione per direzioni di gara, come quella di Rieti, che sembrano peccare di sufficienza nei confronti di Varese, poco tutelata, alla resa dei conti, in alcuni episodi. Se un signore, come Valerio Bianchini, in cattedra nei clinic arbitrali sino a poco tempo fa, quindi con un buon rapporto di collaborazione con i "fischietti", sente odor di ingiustizia o comunque bolla come molto "casalingo" l’arbitraggio di Rieti, allora bisogna fare chiarezza. Non vorremmo che i signori in grigio, innegabilmente in buona fede, usino un certo metro nei confronti di una squadra che è ultima in classifica e che sembra persa per le piste. Ma Varese, cari arbitri, non è ancora condannata e ha il sacrosanto diritto di battersi per salvarsi, quindi, sino alla fine, ad armi pari, con le avversarie. Non si chiede un occhio di riguardo, come sembra avvenuto da qualche parte, semplicemente la Pall. Varese e il suo pubblico esigono una giusta tutela.
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