Jump to content

«Ramagli uomo vero e leale. Nelle sue mani ho visto crescere fior di giocatori»


Lucaweb

Recommended Posts

di Damiano Franzetti

VARESETre anni di collaborazione, di cui due passati a stretto contatto nell'area tecnica della Pallacanestro Biella, una delle realtà più belle tra quelle emerse in tempi recenti nel basket italiano. Se c'è uno che conosce bene Alessandro Ramagli, colui che è stato scelto da Cecco Vescovi per guidare Varese nei meandri della LegaDue, questi è Daniele Baiesi, arrivato in Piemonte come responsabile della comunicazione fino a diventare - da questa stagione - il general manager del club rossoblu.

Baiesi, quali sono le caratteristiche di Alessandro Ramagli, dentro e fuori dal campo?

Prima di tutto un uomo vero, di un alto livello culturale, per il quale le amicizie e i rapporti proseguono oltre la fine di un rapporto professionale. Forse è un po' ombroso, ma nel fare il proprio lavoro è una persona meticolosa, precisa: a mio parere sarebbe adatto a diventare l'assistente di un allenatore di primissimo livello in Eurolega per le sue qualità. Alessandro sa entrare in sintonia con i giocatori, cerca di capire quali sono i loro problemi e in palestra è capace di lavorare per migliorare anche i dettagli dei singoli atleti.

Dopo una carriera in crescita, tra Livorno, Biella e Pesaro però, anche lui ha patito una delusione, con il prematuro addio a Treviso.

Vero, ma non mi pare che la stagione della Benetton sia diventata indimenticabile dopo che Ramagli ha lasciato. Alessandro ha pagato ma non è l'unico responsabile.

Varese proverà a risalire subito in A1. Il coach come vive la tensione di una piazza così cestofila?

Io credo che la pressione sia una sensazione soggettiva, e mi spiego: tutti parlano di Biella come una piazza tranquilla, ma per me che lavoro sotto i riflettori non è esattamente così. Ecco, io credo che Alessandro debba comunque essere protetto dalle influenze esterne e qui la società gioca un ruolo decisivo.

Lei ha parlato di ?capacità di migliorare i giocatori?. Thabo Sefolosha è stato l'esempio più eclatante?

Di sicuro Thabo, che sta facendosi valere in Nba a Chicago, è il prodotto più famoso della ?cura Ramagli?. Però io sottolineo anche Garri, che via da Biella non ha più ripetuto certe prove.

Nel periodo passato da Ramagli a Biella sono arrivati diversi giocatori rivelatisi di alto livello, per l'Europa. Era lui a condurre il mercato, o di solito si adeguava alle scelte dei dirigenti?

A Biella si è sempre lavorato in staff: la decisione finale è sempre quella del g.m., ma Alessandro è stato fondamentale per la sua conoscenza con altri allenatori, con gli agenti, con la sua capacità di parlare inglese. Porta avanti le trattative e conduce gli allenamenti senza bisogno di assistenti o traduttori. Parla diretto e lo fa molto bene.

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...