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(G.S.) - Si fa sempre più lunga e complicata la strada del ripescaggio in A1 per la Cimberio: nella giornata di ieri la Corte Federale ha rinviato ogni decisione a mercoledì 24 in merito ai ricorsi presentati sia dalla difesa del Napoli Basket che dall'accusa sulla penalizzazione di 15 punti irrogati in prima istanza dalla Commissione Giudicante. Un atto dovuto per legge, che prescrive una distanza di almeno 48 ore tra la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di primo grado e la successiva seduta di secondo grado ma il posticipo della decisione della Corte Federale, stando così le cose, farebbe slittare la decisione del Consiglio Federale in merito all'ammissione all'A1 del Napoli Basket o su una revoca dell'iscrizione al campionato, concessa a fine luglio sulla base di un falso documento attestante la regolarità della posizione contributiva del club partenopeo. Di sicuro l'atmosfera dell'assemblea iniziata nel tardo pomeriggio di ieri a Roma non è delle più serene, alla luce di una vera e propria "spaccatura" all'interno del massimo organismo Fip. Si parla di un gruppo di sei membri del "parlamento" federale che avrebbero rassegnato le dimissioni non presentandosi alla riunione indetta per ieri (tra coloro che avrebbero rimesso il mandato spiccano il vice presidente Troncarelli e il delegato al Settore Squadre Nazionali Mattioli), mentre altri due risultano assenti pur senza aver rinunciato all'incarico e un ulteriore consigliere dovrebbe dimettersi questa mattina. Sicuramente sui lavori ci sarà l'occhio "vigile" del presidente del CONI Petrucci, che oltre all'attesa "legiferazione" sulle quote di italiani e stranieri per la stagione 2009/2010 sta seguendo con attenzione anche gli sviluppi della vicenda-Napoli; ai 15 punti di penalizzazione già sanzionati ai danni dei partenopei, oggi la Fip dovrebbe aggiungerne altri 10 proposti dalla Com.Tec., ma oggi, si diceva, non dovbrebbe esprimersi - in assenza del pronunciamento della Corte Federale - sulla posizione di Napoli e l'eventuale votazione "a maggioranza" dei membri "superstiti" del Consiglio Federale potrebbe avvenire a seguito di un'assemblea "straordinaria". Se così fosse, vien da dire che i tempi della vicenda che già prevede un ulteriore grado di giudizio con l'arbitrato del Coni. Di sicuro l'articolo 30 del Regolamento Esecutivo del Settore Professionistico non lascia alcuno spazio a eventuali rivendicazioni giudiziarie da parte di Varese, dato che i provvedimenti di ammissione ai campionati non sono suscettibili di impugnazione da parte delle società "aspiranti" alla sostituzione delle eventuali escluse.

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