"Non siamo primi per grazia divina, ricordiamocelo tutti"

[Lucaweb]

di Samuele Giardina

VARESE Intricato il girone d'andata della Cimberio: nove vittorie nelle prime dieci gare, quattro sconfitte nelle ultime cinque. Più o meno la differenza che passa tra mangiare e stare a guardare, comprensiva del dolce amaro del primo posto ceduto a Reggio Emilia sul filo di lana. Sarà un simbolismo inutile, ma campione d'inverno non è Varese.

Francesco Vescovi, dato che la parola crisi appare esagerata, fornisca lei una chiave di lettura.

Il nostro momento di difficoltà, purtroppo, passa anche attraverso i tanti problemi fisici con cui stiamo avendo a che fare: prima magari è toccato ad altri, ora tocca a noi. Non ci nascondiamo, ma neppure vogliamo fare i disfattisti perché siamo secondi dietro a Reggio per lo scontro diretto a sfavore.

Al giro di boa la bilancia è sempre in pareggio?

In generale non è cambiato niente e la classifica attuale non ci sorprende, anche se il rammarico esiste: abbiamo buttato via parecchie occasioni per creare un certo distacco con le avversarie. Però, anche in questo caso, bisogna fare i conti della serva, essere onesti e ammettere come alcune vittorie siano arrivate grazie a una bella dose di fortuna.

Al concetto di rammarico merita di appartenere la sconfitta di Frosinone?

Con Veroli abbiamo disputato la peggiore partita della stagione, altro che rammarico.

Faccia l'avvocato difensore.

Odio cercare attenuanti, ma Childress s'è preso l'influenza sabato, così come Galanda e Martinoni, per la stessa ragione, hanno avuto una settimana molto complicata. Ripeto, non mi piace tirare in ballo scuse, ma il periodo è veramente un po' così.

Dovesse invece sostenere l'accusa?

Direi che il risultato scoccia molto perché era un confronto più che abbordabile. E si è visto chiaramente.

Il lato negativo della sconfitta.

Non ci siamo stati sia tecnicamente che come atteggiamento, inteso come capacità di mantenere la testa nella partita con continuità.

Quello positivo?

Uno sberlone salutare, spero abbastanza forte da farci capire che non siamo sopra in classifica per grazia divina, ma perché nelle prime dieci giornate abbiamo lavorato a dovere. A noi, ora, farlo diventare un vero aspetto positivo.

Le ragioni tecniche dell'ingaggio di Lauwers sono inattaccabili, si può dire lo stesso di quelle economiche?

Prima di tutto è stato verificato se fosse possibile o meno sostenere questo sforzo: la ragione principale deriva dall'assenza di Passera lunga un mese, fare a meno di Marco per così tanto tempo è stato considerato troppo rischioso. Andando a Dimitri: lui è uno di livello e, ovvio, ha un certo costo; forse insostenibile per un'intera stagione ma molto diverso, ed è il nostro caso, se si tratta di rilevare metà contratto. Inoltre, dati i buoni rapporti con Sabatini, abbiamo usufruito di un'uscita dall'accordo con la Virtus abbastanza conveniente. Andando alla parte tecnica, è unitile sottolineare la sua importanza contro le difese a zona, da noi sinora molto sofferte.

Finali di Coppa Italia a Varese: anche in questo caso le motivazioni ambientali e di prestigio sono inattaccabili, molto meno quelle di portafoglio.

Infatti, se non avremo uno o due sponsor in grado di coprire i costi, a organizzarle non ci pensiamo neppure. Nei prossimi giorni vediamo come andrà a finire, perché si tratta di un impegno di alto livello sia logistico che organizzativo.

Accettereste di perderci poco, magari una cifra nell'ordine dei 5.000 euro, pur di farle in casa?

Uscirne con una piccola perdita? No, se possibile dobbiamo guadagnarci, non andare sotto. Le cose sono semplici: se potremo coprire i costi bene, se no niente.