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Varese aspetta Darby ma sbuffa


Lucaweb

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Darby? E chi l’ha visto? Lo aspettano però Vescovi e Ferraiuolo, soprattutto Pillastrini al quale l’americano va benone, come "tappabuchi, al posto del suo pupillo, il tribolato Childress.

Brent Darby, visto a Masnago poco tempo fa, nell’occasione del passaggio di Pistoia a Varese, verrebbe di corsa, contento della chiamata biancorossa, se non che ha i conti in sospeso con il club toscano.

«Prendo i soldi che mi devono qui e sarò da voi», più o meno è questo il pensiero del play americano con un discreto passato italiano in Legadue, come sottolinea Cecco Vescovi il quale comincia però a perdere la pazienza.

E’ il solito cinema, come accade dappertutto, quando scoccia tirar fuori i soldi sull’unghia per un giocatore "sbolognato" e accasato altrove. Come dire, se ti vogliono, ti paghino loro o comunque aspetta, non scappiamo.

Ma se è così, perché non mi pagate subito, vien da dire a Darby. Semmai resta da capire se Pistoia salderà il conto in questi giorni e firmerà il nullaosta liberatorio, visto che venerdì, alle ore 12, scadranno i termini di tesseramento.

La Cimberio pazienta ma fino a un certo punto, ovvio peraltro, non potendo tirare oltre.

Staremo a vedere se Darby e Pistoia si daranno una mossa sulla strada di Varese la quale, sia chiaro, come tengono a sottolinearlo i dirigenti, non si inventerà alcun altro play di mercato, se non verrà il tarchiato americano che non serve più alla Carmatic.

Childress, a riposo per un mese, sta vivendo un momentaccio, derubato in casa, nottetempo, nella sua villetta di Casciago, dai soliti ignoti, almeno fin quando i carabinieri non avranno dato loro un volto e un nome. Childress è stato alleggerito di una sommetta (tra euro e dollari), fortunatamente non s’è accorto della malandrina intrusione, avvenuta di notte, mentre l’americano dormiva.

E ieri, oltre a un po’ di comprensibile trambusto, dovuto all’inquietudine del giocatore e alle pratiche di denuncia, a cura della Pallacanestro Varese, il club ha vissuto un momento da brivido quando i sanitari biancorossi hanno comandato un esame per Kaniel Dickens temendo una microfrattura al polso della mano sinistra che, si sa, lo sta "esautorando", si fa per dire, da una ventina di giorni.

Perché allora non intervenire subito, quindi a suo tempo, con la possibilità di reperire un sostituto a gettone, anche per l’ala di Denver? I timori di Cecco Vescovi, di fronte al rischio di perdere Dickens per una quarantina di giorni, come dire di non averlo quasi più, sono durati fortunatamente qualche ora, sgomberati poi dall’esito dell’approfondimento diagnostico che ha escluso guai seri.

Certo, il polso continua a far terribilmente male all’americano cui non resta altro da fare che sopportare, come tocca alla Cimberio che freme all’idea di svuotare la sua affollata infermeria.

Domenica a Masnago sarà di scena Venezia di Nate Green, non così sconvolgente come la si faccia credere, anche se pur sempre da temere con ranghi biancorossi ridotti.

Conforta però l’atmosfera di Masnago, ancor più magica di quel vecchio e famoso brandy, almeno nella pubblicità. Per l’occasione Marco Zamberletti, valente uomo di marketing biancorosso, ha pensato a una domenica "Made in Varese", offrendo la Cimberio un biglietto della partita, a costo ridotto, a quei tifosi che avranno assistito nel vicino "Franco Ossola", a quel match di grido come lo è da sempre Varese - Como. Morale, chi presenterà ai botteghini del palazzetto il biglietto della partita di calcio o un abbonamento al Varese 1910, potrà acquistare un tagliando di Galleria o Curva Nord pagando 10 euro.

E per oggi è tutto.

G.C.P.

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