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Pillastrini promuove i suoi: «Una grande partita»


Lucaweb

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Stefano Pillastrini (coach Cimberio): «La tentazione di giudicare male la nostra prestazione è sbagliata e va assolutamente cancellata dalla testa di tutti perché io, prima di tutto, vorrei dire che contro Pavia, la squadra che in questo momento è la più in forma del campionato, abbiamo fatto una buonissima partita. Abbiamo prodotto un match, che condizionato dall’avvio veemente degli avversari, giudico complessivamente davvero buono. Nel loro brillantissimo inizio di partita c’è, sicuramente, anche un mio errore, ovvero l’insistenza con la quale abbiamo cercato di raddoppiare continuamente sui giochi a due dei pavesi. Loro, e qui sta la mia testardaggine, hanno sistematicamente saltato non uno, ma due, tre, a volte addirittura quattro raddoppi per scoccare, liberi, tiri da tre che per una squadra come l’Edimes, la migliore del campionato dall’arco, è stato come andare a nozze. Noi, però, anche nei frangenti più difficili non ci siamo mai fatti prendere dallo scoramento, quando, forse anche per frustrazione, sarebbe stato più facile mollare». Pillastrini 2: «Dopo l’intervallo siamo rientrati con idee tattiche diverse, abbiamo cambiato sistema di rotazione in difesa e in tempi abbastanza rapidi siamo rientrati in partita. Nel terzo e quarto periodo abbiamo giocato decisamente meglio anche se, una volta passati in testa, ci siamo stranamente e colpevolmente rilassati lasciando a Viggiano due triple facili, facili. Un calo di tensione che non deve capitare, sul quale in settimana dovremo riflettere».

Pillastrini 3: «La tripla di Nikagbatse ha certamente, e in modo decisivo, cambiato l’inerzia del match, ma Misan, che ha giocato ancora pochi minuti per il riacutizzarsi di problemi fisici, merita gli applausi sia per quel tiro, sia per le tre-quattro cose prodotte nei minuti finali: un rimbalzo importante, il 2/2 ai liberi, e aiuti difensivi preziosi».

Lorenzo Gergati (giocatore Cimberio): «Un successo esaltante, sofferto e combattuto fino all’ultimo. Una grande vittoria conquistata, questa volta, a spese di una formazione tosta come l’Edimes che si è comportata da avversario degnissimo. Loro, nel primo tempo, ci hanno sorpreso non tanto per la loro precisione al tiro, aspetto che conoscevamo benissimo, quanto per la rapidità che hanno avuto nel muovere la palla e trovare sempre buoni spazi per scoccare le loro soluzioni. Nella ripresa, invece, siamo stati bravi nel cambiare strategia, rallentare il loro movimento e, in attacco, miscelare bene le scelte».

Ma.Tu.

«Un match da sogno, un risultato da incubo»

L’analisi nel dopogara del tecnico della Edimes Walter De Raffaele

Walter De Raffaele (coach Edimes): «La nostra partita: un sogno. Il risultato finale: un incubo! Con queste due considerazioni potrei tranquillamente archiviare il senso di una gara per la quale devo fare gli applausi ai miei giocatori, inchinandomi davanti alla loro prestazione davvero splendida. I ragazzi al cospetto dei primi della classe, hanno giocato la partita che tutti avremmo immaginato, sperato, sognato di fare. Purtroppo, lo ripeto, l’unica cosa storta di una domenica bellissima sotto tutti i profili, tecnico, tattico, mentale, atteggiamento, è stato il risultato. Tuttavia, complimenti a Varese, più brava di noi a vincere, ma nessuna disperazione per una prestazione, la nostra, ai limiti della perfezione».

De Raffaele 2: «Credo che la gara, dopo averla controllata per circa 35 minuti, ci sia sfuggita di mano per una serie di episodi nei quali siamo stati anche un po’ sfortunati e un po’ poco cinici. Per questa ragione non me la sento, per esempio, di gettare la croce addosso a Colussi per un antisportivo frutto di frustrazione e stanchezza, perché Martin, nel corso della partita aveva fatto veramente tantissimo per aiutarci a vincerla. Nemmeno posso “lapidare” il buonissimo Cinciarini, reo di aver sbagliato l’unico tiro libero, ovvero aver commesso l’unico errore importante in una gara d’alto livello. Del resto, proprio rivendendo mentalmente la gara, potrei citare almeno quattro falli non fischiati su nostri tiri da tre punti, un’interferenza a canestro non fischiata a Martinoni e un altro paio di situazioni molto, molto dubbi. Però, ripeto, agganciarsi agli episodi, favorevoli o meno, non è del tutto corretto anche perché, in questo senso, se “Cincia” avesse infilato quel libero, ora ci troveremmo a commentare una gara diversa».

De Raffaele 3: «Non abbiamo avuto paura di vincere, questo no. A cinque minuti dal termine, avanti di cinque punti, avremmo potuto costruire azioni migliori contro una Varese che, una volta di più, ha dimostrato, non a caso, di possedere tutte le carte in regola per riuscire a vincere partite nel finale. Noi, dunque, dobbiamo essere soddisfatti così».

Ma.Tu.

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