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Varese, il fattore-tempo gioca a favore di Thomas


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

Sembra effettivamente la settimana buona per arrivare a delle notizie concrete per una Pallacanestro Varese "in stallo" ormai da troppo tempo, sebbene il "piano di battaglia" sul mercato del duo Vescovi-Pillastrini sia ampiamente più avanzato rispetto al "crisma delle ufficialità" delle firme. In attesa dello sblocco dell’impasse sui fronti Childress e Galanda oggi arriverà il "nero su bianco" del nuovo accordo contrattuale di Lorenzo Gergati, mentre nelle prossime 48 ore sarà messo a punto nei dettagli anche il rinnovo del prestito di Niccolò Martinoni (oggi di ritorno in Italia dopo aver concluso le sue "fatiche europee").

Certezze da acquisire anche sul piano "formale" che comunque non preoccupano la dirigenza varesina, già impegnata a ragionare sul fronte del mercato americano laddove l’operazione Ron Slay - data praticamente già per acquisita da una quindicina di giorni - andrà rivalutata alla luce del "rischio-squalifica" pendente sulla testa dell’ala ex Montegranaro (fermato per un mese dalla sezione antidoping del Coni per "mancato rispetto delle procedure" in occasione della partita contro Teramo del novembre 2008; ma la pratica è stata inoltrata alla Fiba che non ha ancora fissato l’udienza "sospesa" tra novembre e dicembre). Sebbene il rischio di un nuovo stop sia abbastanza basso, un eventuale verdetto negativo a campionato in corso sarebbe una bella mazzata per Varese, che a questo punto riflette sul da farsi:

«Certamente la situazione ci preoccupa un poco, tant’è che stiamo compiendo delle valutazioni alternative in quel ruolo - conferma Stefano Pillastrini - E’ altrettanto vero però che di giocatori di quel calibro offensivo, pur con i pregi ed i difetti di Ron, non se ne trovano molti a costi accessibili: l’unica alternativa potrebbe essere Reyshawn Terry, che però ad oggi non è una pista facilmente praticabile e pur essendo un buon giocatore potrebbe avere un impatto inferiore a quello di Slay».

All’atto pratico Varese potrebbe comunque insistere sull’atleta ex Pesaro e Caserta a fronte di un contratto "aperto" (ossia tagliabile senza costi supplementari in caso di squalifica) oppure a cifre più basse rispetto alla proposta originale; la sensazione comunque è che Pillastrini sia disposto a correre il rischio pur di poter contare su un attaccante di talento come l’ala del 1981.

«Una volta che saremo a posto con Childress e Galanda, sceglieremo una guardia tra quelle con cui siamo in trattativa e dopo l’ingaggio dell’esterno valuteremo cosa fare su Slay, ma se dovesse accettare le nostre condizioni potremo chiudere anche in fretta. In fondo il rischio su un giocatore solo spaventa fino ad un certo punto: anche lo scorso anno partimmo in precampionato valutando Arizona Reid per poi optare per altre situazioni, l’importante è decidere cosa fare entro l’inizio del campionato...».

Sul fronte-guardia però non ci sono evoluzioni pratiche nella "corsa a tre" tra Ramel Curry, Brion Rush e Jobey Thomas. Ad oggi il più vicino a Varese potrebbe essere il tiratore ex Avellino e Pesaro, vista la distanza non così elevata (20-30mila dollari) tra offerta e richiesta; la sensazione è che se il club biancorosso volesse affondare il colpo potrebbe chiudere in tempi non troppo remoti, ma alla luce dei "margini di manovra" ristretti sul budget si attende che i prezzi calino ancora un po’, visto che l’alternativa Ferrara non sembra "caldissima" per l’atleta del 1980. Più difficile arrivare a Brion Rush, le cui richieste a Las Vegas superavano quota 300mila dollari, anche se sicuramente l’esterno mancino è un giocatore che piace molto a Pillastrini.

L’impressione è che lo scorrere del tempo possa invece giocare in favore di Varese nella trattativa con Jobey Thomas: l’offerta dei biancorossi è in linea con quelle di Caserta e Montegranaro (ma inferiore a quella di Charleroi), però il tiratore del 1980 preferirebbe restare in Italia, e giocare nuovamente per Pillastrini e con Childress potrebbe essere uno stimolo importante. Certo se il play del 1972 firmasse il contratto e Slay accettasse le proposte del club biancorosso, anche Thomas - rappresentato dallo stesso agente americano dei due ex compagni di Montegranaro - avrebbe un motivo in più per avvicinarsi a Varese...

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