Lucaweb Posted November 20, 2009 Share Posted November 20, 2009 di GIANCARLO PIGIONATTI Dalla Svizzera torna un fior di capitale. Nessuno scudo, Slay non ne aveva bisogno, eppure rischiava. Sentenza rinviata, i giudici di Losanna hanno così deciso, forse per le dichiarazioni dei medici addetti non proprio chiare. Nel frattempo Slay - alla "sbarra" per una questione di procedura in un controllo antidoping - può farsi scivolare di dosso, almeno per tre, quattro settimane, un tormento grosso, come d'altra parte la Pall. Varese, divorata nei giorni scorsi da una grande preoccupazione. Affrontare Biella senza il "nero martello" sarebbe stato come proclamare una manifesta inferiorità nell'area pitturata di fronte ad avversari quotati e attrezzati sul serio. Carovane all'attacco. Pillastrini ha preparato i suoi uomini, ancora una volta sfidanti: solo con questo spirito, forti di testa, si potranno mettere insieme quei punti in preventivo nel "protettorato" di Masnago, sennò saranno dolori. Fra tante squadre ammucchiate in una fascia di mezzo è vietato sbagliare, soprattutto se il pronostico, almeno sin quando la classifica non si spiegherà meglio, concede favori... Se le trasferte sembrano capitoli dell'Odissea, in casa bisogna far quadrato sul proprio proverbiale gruppo, com'è accaduto nel derby con Milano, mentre e prevedibilmente Biella, che - come società sta vivendo un momento da sogno, avendo avuto in regalo dal Comune un nuovo palasport che s'adagia tra uffici e centri commerciali, roba da Hilton - avrà ben altro contegno, d'una squadra che può pescare qualità individuali in un complesso affiatato ed esperto, rabbioso e sparagnino. Gente di scorza dura. Smith, per esempio, è quel giocatore che non puoi mai mollare, nemmeno se pare per cavoli suoi, capace di inventarsi, quando lo credi già sul pullman, una striscia di segnature e prodezze che fanno male a chi difende, come non ci si può distrarre su Soragna il cui nome è tutto un programma e nemmeno si può ignorare la bravura di Aradori, davvero un bel soggetto. C'è poi Jones, un americano nuovo al cambio italiano, quindi alle prese con un arbitraggio ancora tutto da sintonizzare, essendo il tipo da "uno contro cinque", permettendo il suo potenziale. Biella, in più, possiede quel "centrone" che Varese, almeno secondo noi, "colpevolmente" non ha, dovendo però nutrire fiducia nelle scelte filosofiche di Pillastrini: che l'allenatore della Cimberio possa aver ragione, nonostante un peso massimo come Pasco, ci sta a patto che là sotto non si concedano zone franche all'avversario. Piuttosto lo si mandi in lunetta con un fallo, lì batte persino Rolando Howell, ovviamente, nel non far canestro. L'Angelico, bugiardo nel nome, ha ritmo e punti nelle mani, pure dalla distanza con i lunghi Garri e Schultze, non solo ma Bechi, assistito dal varesino Cedro Galli, non è tra i tecnici che disprezza la zona: una mossa questa che dovrà accendere le polveri di Thomas e Morandais, ancora attesi in biancorosso per una prestazione da urlo. Sia chiara però una cosa: i piemontesi, solitamente resistenti alla distanza, non sono dei fenomeni, anzi in trasferta mostrano quei limiti che giust'appunto un'intensa Cimberio dovrà far "scoppiare". Non c'è che dire, è sfida bollente nella calda Masnago... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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