Lucaweb Posted June 21, 2010 Posted June 21, 2010 Il consuntivo stagionale della Cimberio è affidato alle considerazioni di Cecco Vescovi, che all’indomani del dodicesimo posto conseguito dalla Cimberio nella stagione appena conclusa ribadisce il valore assoluto del traguardo-salvezza raggiunto con un turno d’anticipo: «L’importante era salvarsi, a prescindere dal piazzamento: l’obiettivo minimo era il terz’ultimo posto, siamo arrivati dodicesimi ma in realtà è stato importante raggiungere aritmeticamente il traguardo a una giornata dalla fine evitando il rischio del "gioco al massacro" degli ultimi 40 minuti, perché non oso immaginare che cosa sarebbe successo se fosse stato necessario andare a Pesaro a prenderci altri due punti». Scorrendo il film della stagione, la "tegola-Slay" (in campo solo in 10 partite) ha condizionato fortemente le ambizioni della Cimberio, che è riuscita comunque a centrare il traguardo-salvezza: «Visto quanto ha reso Ron, chiaramente il rammarico è di non aver potuto contare su di lui a tempo pieno, però il suo infortunio e il contrattempo costatoci la penalizzazione danno ancor più valore a questa salvezza, dunque merito a chi ha lavorato per raggiungere l’obiettivo nonostante le complicazioni. Abbiamo cercato di arrivare fino in fondo contando sul materiale umano disponibile; facile trovare motivi di recriminazione col senno di poi, ma noi siamo contenti perché siamo riusciti a rimanere in serie A mantenendo l’equilibrio nei conti come preventivato alla vigilia. Certo, rispetto alle premesse iniziali abbiamo dovuto accantonare in parte alcuni progetti di sviluppo vista la priorità del risultato da cogliere. E anche a noi sarebbe piaciuto poter inserire Sharrod Ford, ma un acquisto così costoso ci avrebbe massacrato economicamente in chiave futura…». Al momento le strategie future sul fronte-giocatori sono legate a filo doppio alla questione-budget, ma al di là dei contratti in essere con Galanda, Thomas, Mian e Antonelli (con Slay e Gergati comunque ad una firma dal rinnovo) il g.m. biancorosso ventila la possibilità che l’organico del prossimo anno contenga una buona percentuale di volti nuovi: «Le scelte sul mercato dipenderanno dalle situazioni legate all’entità del budget, ma volendo consolidarci e migliorare il risultato del 2009/2010 siamo consapevoli che con determinati giocatori non possiamo fare molto di più di quest’anno. Per regolamento qualche italiano serve, in linea di principio comunque cercheremo giocatori validi in assoluto e non per il passaporto che siano fisicamente freschi e attivi». Ma il dirigente varesino pone nuovamente l’accento sui discorsi relativi al nuovo progetto di "società consortile", legati a filo doppio al budget per la stagione 2010/2011: senza risolvere questi due snodi importantissimi sarà impossibile delineare le strategie a livello tecnico. «Finito il basket giocato, inizia un campionato più importante che ancora dobbiamo vincere: le situazioni sono chiare e se qualcuno vuol farsi avanti sa dove siamo, anche un sostegno da 50mila euro sarebbe utile per contribuire a questo progetto. Al di là delle sponsorizzazioni che servirebbero per completare il budget, a noi piacerebbe che il consorzio avesse un chiaro stampo varesino; la stessa Provincia ci ha dato l’o.k. per entrare a farne parte, dando un piccolo ma concreto esempio di sostegno ad una realtà sportiva così importante del suo territorio. L’ideale sarebbe trovare una decina di soci cui verrebbe richiesto un contributo iniziale ma senza l’esigenza di ripianare le perdite, perché il budget sarebbe blindato al momento dell’inizio della stagione con l’idea di spendere in funzione di quel che si raccoglie, pur con le porte aperte anche nel corso dell’annata per eventuali nuovi ingressi». Giuseppe Sciascia
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