Lucaweb Posted September 17, 2010 Share Posted September 17, 2010 Completo a tutti gli effetti il puzzle della Cimberio versione 2010/2011 con la certezza dell’ingaggio di Dwayne Collins nel ruolo di pivot titolare. In attesa della formalità burocratica della firma del contratto, atteso in sede nel pomeriggio di oggi, il coach biancorosso Carlo Recalcati ribadisce la sua soddisfazione per aver convinto la recente seconda scelta dei Phoenix Suns ad iniziare a Varese la sua "parabola" professionistica: «A Collins abbiamo illustrato i benefici e le prospettive di sviluppo che un'esperienza da titolare in Italia gli avrebbe permesso: riteniamo che la nostra proposta possa essere formativa per la sua crescita, evidentemente siamo stati convincenti nelle garanzie tecniche, d'altra parte noi avevamo bisogno di un centro con le sue caratteristiche e ci aspettiamo che ci possa dare una grossa mano». Dopo 4 anni solidi ma senza acuti con i Miami Hurricanes della Ncaa l’opportunità offerta da Varese costituirà una sorta di "master post-laurea" per Collins, al quale Recalcati chiederà principalmente di...essere sè stesso, confermando in maglia biancorossa le caratteristiche da "uomo d’area" votato al lavoro sporco già evidenziate in 4 anni di college: «Volevamo sostanzialmente un giocatore che desse la possibilità agli altri elementi della squadra di esaltare le loro qualità senza snaturarsi; al di là del valore di Collins le sue specifiche tecniche sono perfette per complementare il resto della squadra, a Dwayne chiederemo di fare esattamente le cose che gli vengono più naturali mantenendo le sue caratteristiche già espresse al college. Per qualità difensive ricorda Rolando Howell ma è sicuramente più potente; con noi dovrà far legna a rimbalzo, presenza fisica e velocità di piedi in difesa e un pizzico di profondità interna dentro l’area». L’arrivo ormai certo di Collins consente al coach biancorosso di effettuare i primi consuntivi per quanto riguarda la campagna-acquisti della Cimberio: il tecnico ex Fortitudo e Siena si esprime in termini decisamente positivi rispetto al lavoro svolto dalla società: «Il giudizio complessivo è estremamente soddisfacente, partendo dal presupposto che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che volevamo compatibilmente con le nostre disponibilità. La scelta di fondo era quella di costruire una squadra con giocatori complementari e ci siamo riusciti, partendo dall'intercambiabilità e dalla duttilità di Rannikko e Goss in regia. Salendo nei ruoli abbiamo tanti elementi che possono combinarsi bene insieme elevando il rendimento dei compagni e della squadra; lo stesso Collins è perfetto per consentire a Kangur di sfruttare le sue doti perimetrali da "4" moderno, ed allo stesso tempo di utilizzare al meglio Galanda che giocherà da "5" puro solo in alternativa all'americano, potendo comunque giostrare anche assieme con due lunghi che modificheranno l'assetto della squadra». Chiuso dunque l’organico con Goss e Rannikko in regia, Jobey Thomas e Righetti sul perimetro col giovane Mian a cercare di guadagnare spazio e minuti, Kangur e Cotani a fare il "pendolo" tra ala forte ed ala piccola contando anche sull’ex Roma ed Avellino come possibile "4 tattico" mentre Collins e Galanda ruoteranno nello "spot" di pivot con Antonelli a cercare di guadagnare spazio e minuti dietro il giovane "rookie" ed il capitano biancorosso. In attesa di capire al cambio del valore delle avversarie (oggi intanto arriverà il calendario) quanto varrà la Cimberio messa insieme con un occhio alla chimica ed un altro al bilancio, il tecnico biancorosso considera interessante il mix allestito: «Leggo di grandi colpi da parte di molte squadre, ma al momento è impossibile dire chi riuscirà a trovare il giusto mix. Dal canto nostro abbiamo lavorato con la consapevolezza di aver costruito una squadra in base a logiche ben precise. Prima di tutto abbiamo cercato di evitare raccolte di figurine, rinunciando anche a giocatori che avevano dato un contributo importante nelle scorse stagioni; l'idea è quella di cercare di ottimizzare al massimo le risorse disponibili puntando su un nucleo di giocatori ben delineato e dando ad essi la possibilità di esprimere quello che valgono anche grazie alla garanzia di poter stare in campo. Al di là dei nomi vedremo alla distanza chi sarà bravo a esprimere per intero il potenziale disponibile». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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