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«È la Cimberio per il futuro»


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]C'è anche Edoardo Bulgheroni nel “partito degli entusiasti” per il ritorno di Varese al comando solitario della classifica della serie A. [/size][/font][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il presidente dei Roosters della Stella, l'ultimo a portare il club prealpino ai vertici del basket italiano, analizza differenze e parallelismi tra l'attuale Cimberio e l'indimenticabile squadra dello Scudetto 1998/99: «Noi eravamo reduci da una semifinale scudetto e avevamo cercato di rinforzare un gruppo già competitivo, mentre per quel che ne so al momento attuale Varese sta viaggiando ben al di sopra delle aspettative. Un primato ovviamente inatteso ma gradiditissimo, che per me è motivo di grande contentezza; logico che sarà difficile continuare così fino alla fine, ma il pensiero comune "prima o poi scoppieranno" era la stesso che fuori da Varese gli scettici esprimevano nei confronti di quei Roosters. L'augurio che ci facciamo tutti è che l'analogia possa essere di buon auspicio…».[/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]L'ex presidente biancorosso, oggi lontano dal mondo del basket ma ancora appassionato e spesso presente in parterre a Masnago, applaude senza riserve la nuova Varese sottolineando soprattutto la soddisfazione dello spettatore nel vedere all'opera una squadra che diverte e si diverte: «Fino a oggi non si può muovere alcun appunto, tutte le componenti hanno fatto il massimo e lo stesso Vitucci mi sembra particolarmente audace: basti pensare al derby contro Cantù quando ha lasciato in campo i giovani italiani nel momento decisivo.[/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La squadra ha grande atleticità, qualità fondamentale per essere vincenti, e sulle facce dei giocatori e dei tifosi ci sono sempre sorrisi e voglia di divertirsi: in fondo assistere ad uno spettacolo piacevole è quel che vuole l'abbonato o chi paga il biglietto, e dentro e fuori dal campo c'è un'atmosfera bellissima». [/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E l'auspicio di Bulgheroni è che l'ossatura della Cimberio attuale possa costruire il nucleo base di una squadra in grado di durare nel tempo: «Al giorno d'oggi programmare a medio-lungo termine è molto difficile ma quella attuale potrebbe essere una squadra in grado di durare qualche anno: c'è bisogno di capitalizzare l'entusiasmo di queste prime giornate non raccogliendo solo i risultati attuali ma cercando di porre basi per qualcosa di concreto, sfruttando la voglia di crescere di Polonara e De Nicolao. Costruire nel tempo è motivo di affezione ed è umano che la gente si leghi particolarmente agli italiani, da varesino è l'augurio che mi faccio». [/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Lecito però chiedersi quanto potrà durare il primato solitario della Cimberio: e da ex dirigente di alto livello Bulgheroni indica la strada per andare lontano nel ruolo da “outsider di lusso”: «Sono stato operatore in questo settore e so bene che nel corso di una stagione intera è fisiologico che prima o poi il meccanismo possa incepparsi: un calo di forma, un piccolo infortunio o una sconfitta inattesa vanno messe in preventivo, la cosa importante è non spaventarsi ed essere pronti a ripartire di slancio perché una doccia fredda ogni tanto può servire per ridare gas». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Infine, da manager, l'ex presidente dei Roosters sottolinea l'importanza di “cavalcare l'onda”per dare ulteriore vigore al consorzio, unico modo per competere con le “big” economiche così come la sua “Impresa Sportiva” ai tempi: «E' il sistema giusto per fare squadra al di fuori del campo: in questo momento bisognerebbe creare tante piccole iniziative per le aziende che sostengono il progetto e cavalcare l'entusiasmo collettivo. La strada è quella giusta, basta insistere ed i risultati arriveranno…». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]


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