[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]La sconfitta di Roma ha fatto perdere il consueto aplomb anche a Cecco Vescovi. Il general manager della Pallacanestro Varese non ne può più di partite dominate e poi gettate al vento con un inspiegabile voltafaccia: «Senza contare il passo falso contro Trento, è la terza partita di fila che buttiamo via. Adesso comincio a stufarmi, soprattutto perché non sono sconfitte frutto di oggettiva inferiorità o limiti evidenti. Fosse una squadra di cadaveri non mi arrabbierei così; invece quando facciamo le nostre cose esprimiamo un basket scintillante, ma non siamo in grado di gestire i momenti difficili e in questo modo ci complichiamo la vita da soli».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Sbalzi di tensione legati a filo doppio all'assenza perdurante di Kangur, che oggi dovrebbe provare ad allenarsi con tutte le cautele del caso. Ma con ogni probabilità salterà anche il derby contro Milano: «Kristjan ci manca da morire perché, oltre ad essere il pilastro della difesa, è il vero play occulto del campo per la sua capacità di muovere la palla ed aprire il campo. Quando tornera? Non lo sappiamo ancora: oggi proverà a riattivarsi con un po' di corsa e capiremo in che condizioni è, ma a meno di sorprese preferisco non rischiarlo domenica, considerando la sua importanza assoluta nel nostro sistema e l'esigenza di recuperarlo al meglio».
Contro l'EA7 ci sarà invece Christian Eyenga, solo spettatore per motivi burocratici a Roma ma da oggi a disposizione del coach Gianmarco Pozzecco per preparare il debutto nel derby: «Speriamo che possa darci tanto sotto il profilo dell'intensità difensiva e dell'atletismo per aumentare le situazioni di contropiede primario. Christian ha grande energia e può aiutarci a nascondere certi limiti attuali. Ulteriori innesti? Quello di Eyenga è legato ad una situazione contingente visto l'infortunio di Kangur e l'incertezza sui suoi tempi di recupero. Non credo servano ulteriori ritocchi viste anche le risposte positive che Daniel ha fornito a Roma. E comunque nel roster abbiamo tanti giocatori esperti ad iniziare dai due playmaker, dunque credo che si rendano conto da soli di che cosa serva».
Vescovi non condanna comunque solamente Robinson e Deane per la difficoltà nel gestre i momenti critici: «In teoria quando sei in difficoltà dovresti fare cose semplici e noi invece facciamo l'esatto contrario; a gestire questo tipo di situazioni dovrebbero essere principalmente i play, ma con un roster così scafato certe cose non dovrebbero accadere. Ora auspichiamo che Kangur recuperi in fretta per le sue doti da leader: la squadra ha limiti ma anche qualità, però questi cali incredibili offuscano quel che facciamo di buono».
Ora il derby contro l'EA7 campione in carica, sulla carta l'avversario peggiore per una Openjobmetis a secco da quattro turni, offrendo però una formidabile occasione di riscatto: «Per il nostro momento e per il valore dell'avversario sarà una partita difficilissima, però il clima del derby è particolare e potrà darci la carica, così come avvenuto contro Cantù. Una vittoria ci farebbe prendere fiato e contro una grande squadra come Milano ci sarà quella spinta motivazionale ed emotiva in più per superare lo sconforto».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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