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«Adesso difendiamo meglio e corriamo con più lucidità»


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[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Ad un certo punto del match contro la Virtus Bologna i giocatori dell'Openjobmetis si sono guardati negli occhi e, siglando mentalmente un accordo non scritto, si sono detti l'un l'altro: «Ok, let's roll».[/size][/font][/color]

[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Espressione difficile da rendere in italiano, ma concetto facilmente intuibile a tutto il pubblico di Masnago: «Ok, adesso basta storie, andiamo a vincere questa fottuta partita».
Craig Callahan annuisce, approva la metafora e aggiunge: «C'è del vero in quel che dite perché - commenta il lungo dell'Iowa -, dopo l'ultimo tentativo di riavvicinamento da parte dei bolognesi (53-47 al 25') abbiamo cambiato passo in difesa migliorando ogni dettaglio: dalla difesa sui giochi a due, all'attenzione sul lato debole ed a rimbalzo, alla maggior concentrazione sui cambi difensivi e, soprattutto, alla determinazione profusa nell'affrontare una gara dura sul piano fisico, atletico e muscolare».
Non a caso Giorgio Valli, coach ospite, ha messo l'accento proprio sul vostro atteggiamento molto maschio... «Entrambe le squadre hanno giocato una pallacanestro ad alta intensità ed anche la Virtus non ha fatto i complimenti. Solo che noi - taglia corto Craig - abbiamo avuto il merito di farlo per tutti i 40 minuti, mentre Bologna ha accusato diversi alti e bassi e ha mollato mentalmente ben prima della sirena».
Torniamo a voi: nelle ultime tre gare - Cremona, Brindisi e Bologna - avete dato l'impressione di aver cambiato pelle, in particolare in difesa. «Si tratta di un dato di tutta evidenza perché nelle prime sette gare avevamo subìto una media di oltre 90 punti, mentre nelle ultime uscite siamo stati sotto i 70 grazie agli aggiustamenti in fase difensiva. Adesso coach Pozzecco ci chiede di mettere maggiore attenzione nelle responsabilità individuali. Insomma: prima di contare sull'aiuto della squadra, ognuno deve spendere il massimo di se stesso nel "tenere" il proprio avversario. Poi, l'altro aspetto che aiuta a comprendere molte cose è legato ad un miglior controllo del ritmo. Oggi, pur restando una squadra che ama andare ad alta velocità, corriamo meglio, con più lucidità, cercando di sprecare meno».
Alla prima boa del campionato qual è il suo bilancio personale? «Non sono granché soddisfatto ed il disappunto è relativo agli infortuni che mi hanno tormentato. Brutta storia, anche sotto il profilo mentale, perché prima di Varese non avevo mai sofferto guai fisici. Però, pian piano mi sto avvicinando al massimo della forma e cercherò di essere utile al gruppo con quel che serve: in difesa marcando i centri avversari, in attacco aprendo la scatola grazie al mio ruolo di 4 atipico».
Domenica sarete a Caserta per una gara piena di rischi. «Una di quelle partite da affrontare senza guardare la classifica e senza sottovalutare chi c'è di fronte. Caserta è una buona squadra che nell'ultimo turno ha tenuto a lungo in scacco Milano. Contro di noi si sentiranno molto vicini all'ultima spiaggia e giocheranno con grandissima aggressività. Lo sappiamo e non ci faremo trovare impreparati».
Massimo Turconi[/size][/font][/color]
 


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