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Varese fa tris contro Cremona, ma le contemporanee vittorie di Caserta e Pistoia complicano il sogno playoff della Cimberio. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Che ora dovr battere Siena e Roma, sperando nel sorpasso in extremis nei confronti dell'Acea, oppure in due sconfitte nelle tre gare ancora in programma (compreso il recupero di Venezia) da parte di Reggio Emilia.
Il presidente Cecco Vescovi esorta la squadra a crederci fino in fondo: «Purtroppo il risultato finale non è solo nelle nostre mani, ma dipende anche dai risultati delle dirette avversarie - la sua constatazione -. Certo con la sconfitta in casa di sabato pure Roma è coinvolta nella volata playoff, anche se visto il 2-0 negli scontri diretti noi dobbiamo fare corsa su Reggio Emilia. Chiaro però che qualsiasi ragionamento non può prescindere dalla nostra vittoria con Siena».
E dunque il match di domenica sera contro la seconda forza Montepaschi è una tappa obbligata per tenere vive le speranze playoff: «È la sfida determinante per capire se poi all'ultima giornata potremo giocarci il tutto per tutto a Roma. Una partita molto impegnativa contro una squadra in lotta per il secondo posto, dunque a differenza delle ultime avversarie incontrate, avrà motivazioni elevate. Un test importante per valutare la portata dei nostri progressi: se vogliamo credere nei playoff servirà una impresa».
E dopo le 5 vittorie nelle ultime 6 gare, ottenute però contro squadre di fascia media o bassa, la sfida contro la MPS servirà dunque per verificarsi contro una big per provare a sfatare un tabù contro le squadre che occupano i primi sei posti della classifica (0-10 totale nelle sfide con Milano, Siena, Cantù, Brindisi, Sassari e Roma): «Sicuramente adesso corriamo di più, muoviamo meglio la palla - fa notare - e in questo modo riusciamo a coinvolgere un po' tutti nella manovra: un passo avanti che si è manifestato anche in difesa, dove la maggior coralità ha fatto in modo che tutti facessero un passo in più. Probabilmente l'obiettivo playoff da centrare in extremis ha creato un certo spirito all'interno del gruppo che sta cavalcando l'onda emotiva».
Vescovi rimanda invece a bocce ferme qualsiasi valutazione sulle strategie future legate alle conferme, con l'eccezione di quella di Stefano Bizzozi: «Inutile parlarne adesso - così il massimo dirigente varesino - perché ci sono troppe variabili su cui riflettere: qualsiasi valutazione complessiva va rimandata a fine campionato. Di certo però le idee si formano sull'arco dell'intera stagione e non su due partite. In ogni caso, poi, qualsiasi scelta sarà legata alle disponibilità economiche, alle strategie della società ed ai desideri dell'allenatore. Certamente terremo conto di queste gare, ma avere certezze oggi è impossibile. Bizzozi? Lo considero un allenatore della società, prima di tutto perché si tratta di una persona di un certo livello, e di conseguenza di una risorsa preziosa qualunque sia il suo ruolo per il prossimo anno».
Valutazioni rimandate a bocce ferme anche sulla stagione in corso, comunque non soddisfacente anche in caso di playoff acciuffati in extremis: «Un finale di annata senza stimoli né obiettivi sarebbe stato avvilente. Ora abbiamo la possibilità di giocare per qualcosa fino all'ultimo, anche se di sicuro non possiamo dirci soddisfatti di questa stagione. Al di là di come andrà a finire la rincorsa playoff, è stata un'annata problematica sia a livello sportivo sia societario. Anche su questo discorso - la conclusione di Vescovi - faremo le valutazioni necessarie a fine campionato».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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