[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Stefano Coppa (con Vescovi nella foto Blitz in alto) fa appello all'unità di intenti di tutto l'ambiente per spazzar via le nubi che gravano sul cielo di Masnago. Dopo la settima sconfitta nelle ultime otto gare, con tanto di contestazione della Curva Nord all'operato dell'area tecnica Vescovi-Giofrè, il presidente della Pallacanestro Varese indica la strada d'uscita dalle secche della classifica: «Per uscire da questo momento critico la ricetta è una sola, ovvero mettere il bene della squadra davanti a tutti e fare quadrato. Serve fare fronte comune, allenarsi meglio e ridare fiducia ad un gruppo che ha evidenziato di avere paura; magari dando quel minimo di certezze che permettano alla squadra di non perdersi nelle sue incertezze. La situazione è complicata, ma abbiamo al nostro interno gli strumenti per uscirne».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
La ricetta per uscire dalla crisi suggerita dal presidente è tanto semplice quanto efficace: fare quadrato e lavorare in palestra per far fruttare meglio i talenti a disposizione. «Rivedo la situazione di cinque anni fa nel primo anno di Recalcati: arrivammo alla pausa per la Coppa Italia in grande difficoltà, poi anche grazie all'arrivo di Stipcevic riuscimmo a sistemare le cose e ripartire di slancio. Dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare forte per migliorare: inutile cercare capri espiatori, nessuno è esente da colpe e tutti debbono dare di più».
Di sicuro non sono previsti nuovi correttivi ad una squadra che non riesce a digerire il cambio in corsa in regia tra Robinson e Maynor: «Ulteriori interventi sul mercato? Abbiamo cambiato talmente tanto che sotto certi aspetti si sta rivelando un boomerang e comunque è una scorciatoia della quale non si deve abusare: ricordo che Maynor ha giocato la miglior partita alll'esordio a Cantù e lo stesso Jefferson domenica è stato il migliore. Cose che fanno riflettere, meglio lavorare per far rendere al meglio quelli che abbiamo».
Anche Coppa auspica che il pit-stop per la Coppa Italia possa servire a recuperare gli acciaccati: «La pausa arriva al momento giusto se sapremo utilizzarla in maniera corretta: sicuramente servirà per recuperare Diawara e Kangur che fra due settimane a Trento saranno in grado di darci quel che ci è indispensabile. Però gli artefici del nostro destino nel bene e nel male restiamo noi: siamo abbastanza intelligenti per capire che cosa va fatto per ripartire, sono certo che i giocatori - anche per autostima e ambizione personale - sapranno farsi trovare pronti a lottare su ogni pallone nelle undici partite che mancano».
Dunque un fermo e secco no alla caccia al colpevole, rimandando ogni valutazione a bocce ferme dopo aver messo al sicuro la salvezza: «Il risultato minimo per cui dovremo lottare sino alla fine non è certo quello auspicato a inizio stagione. Però serve unità di intenti per superare il momento critico: proprio nei momenti difficili si riesce a fare gruppo in maniera più coesa; dal canto mio opererò per mantenere i contratti con consorziati e sponsor e far sì che i risultati negativi della squadra non abbiano ricadute in tale ambito. Mai come ora si deve lavorare tutti insieme: la società è il bene primario ed eventuali situazioni personali complicate si lascino fuori da Masnago. Isterismi e divisioni sono l'ultima cosa che ci serve ora; a fine campionato, con la massima serenità, faremo le nostre valutazioni, mettendoci tutti in discussione per capire che cosa andrà fatto per migliorare».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
Recommended Comments
There are no comments to display.
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now