[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Cecco Vescovi evita i toni trionfalistici dopo la vittoria casalinga della Cimberio contro la Montepaschi Siena pluricampione d'Italia in carica. [/size][/font][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Al di là della soddisfazione per la prova della squadra e la risposta del pubblico (a dispetto del posticipo del lunedì sera), la disamina del giorno dopo del presidente biancorosso è improntata al concetto di tenere i piedi per terra: «Sicuramente è stata una bella serata, dentro e fuori dal campo, ma dobbiamo avere la capacità di mantenere i piedi per terra ed essere consapevoli che siamo solo all'inizio di un percorso molto lungo. Certo, siamo stati bravi ad approfittare del momento particolare che sta vivendo Siena: per ricostruire il sistema vincente degli ultimi sei anni ci vorrà tanto tempo e noi abbiamo avuto la capacità di far valere le nostre certezze già acquisite. Giustissimo essere contenti di una vittoria così brillante, ma non dobbiamo accontentarci dopo solo 3 partite…». [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque Varese – a sua volta rinnovatissima – ha già trovato la chimica giusta a livello di gruppo, ma secondo Vescovi può crescere ancora molto sul piano del gioco: «L'aspetto più evidente è che questi ragazzi si sono subito trovati bene fra loro e hanno fatto gruppo: un punto di partenza fondamentale per qualsiasi squadra. Però certamente ci sono ancora margini di miglioramento sia a livello individuale che di gruppo: penso a Rush che è ancora in fase di apprendistato e potrà dare tanto una volta che si sarà ambientato, o allo stesso Polonara che ha assaggiato il clima delle grandi sfide. In attesa poi che rientri Cerella e possa aggiungere ulteriore profondità alla panchina». E il primato in classifica a braccetto con Sassari e Bologna è gratificante, ma con 27 partite ancora da giocare è altrettanto effimero: «E' giusto guardare la classifica, a patto di rendendosi conto che dopo tre giornate i valori sono ben lontani da essere quelli veri. Conta soprattutto aver messo fieno in cascina in un inizio di campionato ricco di insidie, ma adesso guardiamo avanti verso una sfida di alta classifica con Bologna e un derby stimolante contro Cantù. Certo il primato è un bel risultato così come lo è il fatto di essere davanti a Siena per la prima volta dopo 6 anni, ma non creiamo troppe aspettative ad una squadra che per ora riesce sempre a stare in campo con la giusta determinazione e il giusto approccio». [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Di certo però le vittorie e il gioco espresso che suscitano l'entusiasmo dei tifosi e l'interesse di tutto il movimento nazionale contribuiscono a dare visibilità ulteriore al “progetto-Varese”, e questo non può che far piacere al suo presidente: «Il circolo virtuoso risultati del campo uguale attenzione e visibilità per il progetto ha già funzionato nei due anni precedenti e a maggior ragione vale oggi: i risultati creano entusiasmo e, come si è visto già in campagna abbonamenti, avere attorno a noi il consenso e la spinta dei tifosi aiuta molto la società. Speriamo che queste attenzioni servano anche sul fronte sponsor per riempire quei due spazi ancora liberi sulle nostre maglie e dare una tranquillità economica ancora maggiore per il presente ed il futuro». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]
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