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Cimberio: come prima, più di prima


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Non si chiede a un oste se il suo vino è buono: la risposta sarebbe scontata. Ma chi frequenta la cantina biancorossa, dopo i primi assaggi - fidandosi del proprio palato - ha buone sensazioni. Già, la nuova Cimberio, pur con un'eredità pesante da portare a spasso, sta piacendo a molti tifosi, almeno a sentirli nelle loro impressioni al di là di ogni riferimento, puramente nostalgico, per chi non si trattiene dal ricordare la fantastica cavalcata della scorsa stagione.[/size][/font][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Qualcuno, e non a denti stretti, si spinge a credere che la squadra di Frates non sia poi così inferiore nelle premesse a quella di Frank Vitucci, pur dovendo aspettare riferimenti credibili e puntuali di rendimento con diverse avversarie. Sicuramente questa formazione, se non avessimo assistito alle abituali prodezze di Green & C., avrebbe colpito - dopo stagioni onorevoli ma senza bagliori - la più fervida fantasia della "piazza". La quale, per restare in argomento (per sensazioni), sta manifestando entusiasmo nell'osare a rilanciare le proprie aspettative per un'altra stagione da "oggetto del piacere".[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Non mancano le prove da superindice di gradimento attraverso la campagna abbonamenti che rafforza la società, più coperta alle spalle di fronte a investimenti che sin qui, a quanto pare, hanno scavalcato le risorse disponibili in cassa. Le coperture, se affetto chiama affetto, diventeranno una realtà attraverso quei tifosi che, non potendosi permettere una partecipazione in consorzio, stanno facendo la propria parte. E non esiste "azionariato popolare" più realistico, praticabile e veritiero di una tessera che esprime un atto di fiducia a priori, tradotto in denari freschi a favore del proprio club.[/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sicuramente saranno i primi risultati, quale esito d'una potenzialità posseduta dalla squadra, a far lievitare sicurezza e tenuta ambiziosa della Pallacanestro Varese ai fini di possibili idee di potenziamento, cammin facendo. E i risultati cui ci riferiamo, al di là di quelli umorali di precampionato, sono legati alla qualificazione di Eurolega e alla Supercoppa contro Siena, senza dimenticare un inizio di campionato che condanna Varese due volte lontano da Masnago nelle prime tre partite con di mezzo il derby contro Milano, promossa a stracciata favorita da un po' tutti gli addetti ai lavori. Il solito coro che finisce per steccare clamorosamente? Questo è il teorema di precampionato per Milano, un gradino sopra a cinque, sei squadre le quali, compresa Varese, si giocheranno i playoff di rango. [/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Un teorema che ci sta, sicuramente non ha dubbi Recalcati, opinionista nazionale oltre che allenatore di Montegranaro, dov'è rimasto dopo aver inquadrato nel rigore la società: ebbene l'allenatore della Stella, pur ravvedendo differenze per caratteristiche individuali fra la nuova e la vecchia Cimberio, come peraltro osservammo tempo fa in tema di fluidità corale impreziosita da talentuose estemporaneità (una certezza nel campionato scorso), spende un elogio per Frates, abile nello sfruttare le caratteristiche di ogni giocatore e per Vescovi e Giofré (che egli conosce molto bene) in merito a scelte interessanti e non facili dopo l'addio ad alcuni artefici di una stagione scintillante. Soprattutto gli piace Frank Hassell, che egli aveva individuato per Montegranaro ma non pervenuto laggiù per 80.000 dollari netti, quanti i marchigiani riuscirono a offrirgli, garantendogli poi Varese di più ma non di molto.[/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Chi non procede, retrocede: se è vero questo proverbio, si spiegano determinate scelte e rinnovate ambizioni, fors'anche da scommessa, non però azzardata. Le prime verità di campionato, come s'accennava, sono un'incognita ma non fanno paura a una Cimberio precoce nel lavoro, pure senza nazionali (Rush a parte, peraltro già a casa) da recuperare fisicamente, e con tutti gli interrogativi che ne conseguono per altre formazioni dopo le dispendiose fatiche degli Europei, in più sorretta dal calore dei suoi tifosi che le credono ancora. Come prima e più di prima.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giancarlo Pigionatti[/font][/size][/size][/font][/color]


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