[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]La Cimberio fa appello a tutte le sue risorse per ribadire la tenuta del fortino del PalaWhirlpool nel secondo atto della semifinale playoff contro Siena. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Stasera a Masnago (ore 20) la squadra di Frank Vitucci cercherà di pareggiare i conti dopo il passo falso inaugurale che ha permesso alla Montepaschi di “strappare il servizio” ai biancorossi. [/size]
[size=3]Lo 0-1 casalingo rende già vitale la sfida odierna in vista delle prossime due trasferte in programma al PalaSclavo (giovedì e sabato il terzo e quarto atto sul parquet toscano). Per Varese c'è la necessità di fare tesoro della sconfitta di sabato e mostrare nuovamente quello spessore caratteriale da prima della classe che nel corso della stagione ha sempre fatto registrare immediate reazioni di orgoglio dopo un passo falso. [/size]
[size=3]Certo la gara-1 della sfida contro i pluricampioni d'Italia in carica ha ribadito che Siena ha caratteristiche tali da risultare scorbutica per la “cavalleria leggera” biancorossa. [/size]
[size=3]Al di là delle considerazioni sul metro arbitrale eccessivamente tollerante che l'ambiente varesino ha espresso dopo il match di sabato, la lezione da mettere a frutto dopo la sconfitta in gara-1 è di adeguare energia, fisicità e aggressività ai livelli necessari a una sfida così impegnativa come quella contro la MPS. [/size]
[size=3]Sicuramente i toscani, rodati dalle “guerre stellari” delle 7 partite contro Milano, hanno approcciato la serie con un piglio più deciso rispetto alla Cimberio che ha disposto con relativa facilità di Venezia. [/size]
[size=3]Ora però l'asticella si è alzata di parecchio e se Ere e soci vorranno provare a spodestare il club che si cuce ininterrottamente lo scudetto sulla maglia dal 2007 dovranno mettere in campo un piglio “feroce”, in grado di pareggiare i conti con l'aggressività della difesa da Eurolega della Mens Sana. [/size]
[size=3]Sul piano tattico le priorità evidenti sono quelle di evitare che i toscani prendano il controllo del ritmo della gara, aumentando prima di tutto l'intensità della difesa e prendendo le misure alla coppia Brown-Hackett (il primo imprendibile per 40 minuti, il secondo risolutivo nel finale di gara-1). E sulla base di una applicazione più incisiva in retroguardia riuscire a imporre cadenze più adatte alle doti “corsaiole” della Cimberio, senza finire avviluppati nelle spire di una zona davvero difficile da scardinare viste le doti atletiche di Moss ed Eze. Dunque servirà una Varese più graffiante e “sprintosa” che sappia migliorare la qualità della circolazione di palla e soprattutto ritrovare il fondamentale asse portante del suo attacco Green-Dunston, disinnescati dal mix di zona e fisicità della difesa senese. Ma al di là dell'aspetto tecnico c'è il fattore mentale: la squadra di Vitucci dovrà saper dimostrare di aver “metabolizzato” il passo falso inaugurale, mettendo in campo la giusta tensione agonistica senza farsi condizionare dall'importanza di un match che in caso di sconfitta la metterebbe già con le spalle al muro. [/size]
[size=3]In una serie al meglio di 7 partite un passo falso casalingo è pesante ma non irrimediabile, a patto che Varese riesca immediatamente a cambiare rotta e incanalare il match verso temi più adatti alle sue caratteristiche che le permetta di chiudere a quota 3 la serie negativa contro Siena. Il match inaugurale ha dimostrato che tra Cimberio e Montepaschi vince chi impone il suo ritmo ed il suo basket: per pareggiare i conti la squadra di Vitucci deve giocare una partita inversa rispetto a quella di sabato. [/size]
[size=3]Giuseppe Sciascia [/size][/size][/font][/color]
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