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[color=rgb(37,39,37)]Due imprese esterne per girare una stagione nata sotto una cattiva stella. Se il colpaccio di Reggio Emilia era stato un segnale importante, quello del Taliercio può davvero simboleggiare la svolta verso la metà alta della classifica per una Cimberio capace di cambiare decisamente volto rispetto alla squadra senza continuità né coesione difensiva del girone d’andata. Nell’equilibrio assoluto di una classifica che racchiude 8 squadre in 4 punti tra il sesto e il tredicesimo[/color][/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
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posto, il doppio 2-0 negli scontri diretti con Grissin Bon ed Umana vale tantissimo per rinvigorire le ambizioni playoff della squadra di Frates. Che sembra finalmente aver trovato la quadratura del cerchio per coniugare il suo indiscusso potenziale offensivo con una tenuta difensiva quantomeno sufficiente, senza chiedere sempre miracoli balistici ai suoi fucilieri. L’effetto Linton Johnson, già positivo all’esordio contro Milano, ha pagato dividendi elevati contro una Reyer “acefala” vista l’emergenza in regia. Ma un lungo atletico sia nella corsa che nel salto, capace di coprire gli spazi in difesa e dare equilibrio alla manovra senza aver bisogno del pallone in attacco – ossia l’esatto contrario del suo predecessore Hassell – era esattamente quel che serviva alla Cimberio per raccogliere concretamente gli sforzi profusi nell’ultimo mese e mezzo. E se il primo rinforzo Banks aveva sbloccato l’impasse tecnico dell’attacco, togliendo pressione ad un play “spurio” come Clark con la sua capacità di costruttore del gioco a sgravare di responsabilità l’ex Venezia, la seconda correzione in corsa nel reparto lunghi sembra aver garantito ai biancorossi la necessaria “quadratura del cerchio” per coniugare l’indiscusso potenziale offensivo del gruppo con una tenuta difensiva sufficiente a non dipendere ogni volta dai miracoli balistici dei suoi fucilieri. La Varese del Taliercio, capace di sprigionare 15 minuti di strapotere atletico e sfrontatezza sulla base di una retroguardia reattiva in grado di esaltare i suoi “scorridori”, e poi di respingere l’assalto della Reyer con la concretezza e la lucidità dei suoi veterani è squadra in grado di ambire legittimamente ad un piazzamento playoff al termine della stagione regolare. Soprattutto alla luce della “rifioritura” di Ebi Ere, che in settimana aveva mandato un messaggio forte e chiaro ai compagni chiedendo di alzare l’asticella dell’energia difensiva: missione compiuta anche grazie alle bordate dell’ala nigeriana, da sempre cartina di tornasole per il livello di coralità della manovra varesina. La volata playoff sarà ancora lunga ed impervia, anche perchè così come si è rinforzata la Cimberio anche le avversarie giocheranno le loro carte (nella pausa per la Coppa Italia dovrebbero muoversi Bologna ed Avellino). E il rammarico per le occasioni perse nel girone d’andata, costate l’accesso alle Final Eight e un girone di ritorno in salita, è legittimo. Ma se la risposta del gruppo dopo la settimana di veleni e polemiche post-sconfitta casalinga contro Roma è quella di Reggio Emilia e Venezia, allora è giusto dare fiducia a questa squadra - e ovviamente a questo allenatore - per il rush finale delle 12 partite che mancano alla "dead-line" dell’ 11 maggio. Se la sera del 12 gennaio i playoff sembravano una chimera, anche se la classifica ancora[/color][color=rgb(37,39,37)]
non dà ragione alla rimonta biancorossa, le due vittorie "a domicilio" di altrettante avversarie dirette hanno ribaltato completamente la situazione...[/color][/size][/font][/color]
 


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