
[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Dalla nona sinfonia al requiem, l'orchestra è la stessa, con buona musica. Cambiano soltanto i brani che segnano due momenti diversi.[/size][/font][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque, la Cimberio incappa nella battibilità, sino a Roma sconosciuta e fors'anche un po' attesa dai suoi stessi ammiratori che ne coglievano un peso sottile e subdolo ma, per quel che s'è visto, non si tratta di un funerale né tantomeno solenne come si sottintende facendo notizia la sua prima sconfitta dai tempi del raduno.[/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Roma si può anche compiacere della sua esibizione, molto istintiva e intensa, a volte pure pasticciona ma spesso irrefrenabile come dimostra il punteggio che scavalca di una quindicina di lunghezze il suo score d'attacco a gara, tuttavia Varese - al di là di alcune singole prestazioni scalfite in difesa, per un proprio limite intimidatorio, dalla fisicità prorompente di Lawal e soci - ha dato la sensazione di poter far suo un match che prevedeva insidioso e che ha vissuto rincorrendolo...[/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nessuna scusa né supposizioni all'ingrosso che, pur forse risibili, ci possono stare. Sicuramente balza all'occhio, questo sì, l'intrigante confronto tra l'ex Goss e il suo sostituto Banks (foto Infopress Ciamillo), più o meno alla pari per segnature ma favorevole al giallorosso per incidenza di squadra. L'appunto ci sta fra considerazioni intese come pagliuzze nell'occhio di chi non s'è ritrovato idealmente nella solita vincente Cimberio, seppur riconoscibile con chiarezza nella propria identità, d'una squadra che vanta un rassicurante feeling con il canestro, pure in rimonta sparata al cospetto di avversari che si giocavano il futuro d'una piazza alla ricerca di glorie perdute. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Già, sotto di quindici e in un ambiente trasfigurato da infinito entusiasmo, gli uomini di Vitucci hanno mostrato il loro vero volto volando pure in testa, come sa fare una capolista grande e non per caso. È mancata, è vero, la vittoria ma il suo contegno, se si fa mente locale su un'estemporaneità d'occasione favorevole ai giallorossi, fa prevalere le certezze sugli interrogativi nonché la sua ammirata leadership su un'eventuale battibilità da logorio. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Insomma, non sussistono seri motivi di preoccupazione sulla sua marcia che resta trionfale e sostenibile, basterebbe soffermarsi sui riflessi più vistosi di gare e antagoniste: Cantù ha perso a Caserta dove Varese ha passeggiato, Milano - sempre più l'immagine dell'inverosimile, negativo e diabolico - si è dovuta inchinare in casa, nonostante uno Stipcevic dei giorni migliori (vissuti ai piedi del Sacro Monte), a un Banco di Sardegna che rispetto alla Cimberio possiede una panchina striminzita in qualità. All'Olimpia manca una mente che ispiri, quindi un leader di spessore, nel frattempo essa rimedia figuracce molto salate visti i costosissimi ingaggi.[/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Potremmo continuare alla luce di una classifica che sta setacciando i valori degli organici tra veri e fasulli o che, peggio, sta portando a galla vere incongruenze di dirigenti che, alle prese con una squadra dagli spaventosi limiti, sganciano il grano per un nuovo allenatore e non per mettere una pezza a un roster tecnicamente dimesso. Lassù, con grande respiro e stimolanti prospettive, restano gli uomini di Vitucci che non sono idoli costruiti dai suoi tifosi per poter credere in qualche cosa di nuovo, avendo imparato ad ammirarli come atleti di valore, ora più che mai - dopo l'incompiuta di Roma - temprati e maturi. Se mai si cade non si può sperimentare la capacità di rialzarsi che diventa una grande forza, di riscossa.[/font][/size][/size][/font][/color]
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