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E adesso i gufi sono serviti


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[color=rgb(37,39,37)][font=Verdana][size=1][font=verdana][size=3]Basket[/size][/font][/size][/font][/color]


[color=rgb(37,39,37)][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana]FRANCESCO CAIELLI[/font][/size]
[size=3][font=verdana]Adesso non cercheremo di convincervi che tutti i problemi sono scomparsi come d’incanto, che  Varese è fortissima, che si andrà lontano: no. E nemmeno proveremo a farvi credere che la Cimberio ha giocato benissimo spezzando le reni alla povera Reggio Emilia. Siamo solo all’inizio,e ci sarà da sudare ancora: ancora, ancora e ancora. Però questa non è una vittoria come le altre: perché non dev’essere stato facile scendere in campo mentre quelli che dovrebbero essere i tuoi tifosi (non tutti, ci mancherebbe: perché ieri a Casale c’erano tremila persone che son tante) hanno già deciso di bollare questa squadra e il suo allenatore. Brocchi.[/font][/size]
[size=3][font=verdana]Questa è per voi[/font][/size]
[size=3][font=verdana]Stiamo esagerando, però ci erano rimaste tra le dita un paio di dediche, e adesso le liberiamo. E chissenefrega se da domani Varese inizierà a perdere una partita dietro l’altra: non cambierebbe nulla, perché ieri Frates ha vinto quando nessuno ci credeva. A parte lui, a parte i suoi ragazzi. E allora beccatevi questa vittoria, voi che non avevate ancora capito nulla. Beccatevela anche voi: che sabato pomeriggio ci avete inondato di messaggi nei quali pronosticavate la disfatta varesina (ci speravate, vero?), ignorando quei segnali inequivocabili che soltanto pochi avevano visto. Beccatevela voi: giovani soloni che dall’alto delle vostre torri d’avorio (rosa) avevate bocciato senza appello questa squadra senza mai averla vista. Poi sicuramente Reggio Emilia alla fine finirà davanti a Varese e avrete avuto ragione voi: ma secondo noi, no.[/font][/size]
[size=3][font=verdana]Fabrizio stratega[/font][/size]
[size=3][font=verdana]Questa partita, questa vittoria è lo specchio di quella che sarà la stagione: sofferenza, botte da tirare al momento giusto, equilibrio e lotte. Un inizio difficile, maledettamente difficile che aveva fatto calare sul PalaFerraris un velo di paura che si tagliava con il coltello: pronti via 1-7 con la bomba di Brunner, poi 13-18 con un canestro di Scekic a una manciata di secondi dalla sirena. Tutto perché Varese è scesa in campo nel modo più sbagliato, accettando di mettersi a correre contro una squadra che lo sa fare meglio. Certo: nel secondo periodo c’è l’aggancio (22-22 con bomba di Ere a 7’16’’dall’intervallo) ma si vede che è capitato per caso: infatti Reggio Emilia continua a stare davanti, complici i disastri combinati da un Clark in serata no (33-41 al riposo). Poi, qualcosa cambia. Frates riesce a spremere qualcosa da Hassell e da un Coleman troppo solista,mentre Ere gioca come giocava fino a tre mesi fa: arriva il secondo aggancio (45-45 a 5’38’’) ma questa volta si capisce subito che la storia è diversa. Clark trova l’unico sorriso della serata, Rush è in campo con una faccia che non gli avevamo mai visto: e Varese prende in mano la partita. Poi, il capolavoro di Frates che disegna un quintetto di operai (DeNicolao e Scekic al posto di Clark e Hassell) che vincono la partita. Ere scava il solco (63-60), Scekic e De Nicolao lo seguono (67-60 a 2’55’’). Il passivo diventa pure ingeneroso per Reggio Emilia: ma la rabbia dei giocatori in biancorosso li ha fatti spingere fino alla sirena finale. Bene così.[/font][/size][/size][/font][/color]


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