[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3](G.S.) - Perfetta conoscenza dell'ambiente e della situazione, ed un carattere schietto e deciso che lo rende in grado di confrontarsi e supportare al meglio un altro uomo forte come Pozzecco. Massimo Ferraiuolo (foto Blitz) è la persona giusta al posto giusto per sopperire all'emergenza dell'area tecnica: dopo il terremoto successivo all'addio di Vescovi, nessuno più del barometro dell'ambiente in qualità di team manager è in grado di leggere le dinamiche interne in tutte le loro sfaccettature. Al contrario, inserire ora una figura esterna nel ruolo di g.m. avrebbe richiesto un periodo di adattamento che la società non può permettersi.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
La soluzione interna rende meno traumatica possibile nei confronti di squadra e coach il trapasso dirigenziale in atto. E conoscendo direttamente le situazioni è più facile capire dove intervenire e dove mediare per sbrogliare la matassa e aiutare il coach a riprendere in mano le redini dell'Openjobmetis. Nella sua esperienza da team manager, Ferraiuolo ha sempre saputo mantenere il giusto equilibrio nei confronti di tutte le componenti; dunque è stimato e rispettato all'interno ed all'esterno dello spogliatoio, e con la sensibilità da ex giocatore affinata in diverse stagioni da dirigente, ha saputo conquistarsi un capitale di credibilità spendibile anche nei rapporti con coach Poz. Poi a bocce ferme, o comunque a salvezza acquisita, ci sarà tempo per ragionare sul futuro. Partendo dal mansionario e non dal nome del dirigente che dovrà sostituire Vescovi: prima di decidere tra Tony Cappellari, Bruno Arrigoni o Bogdan Tanjevic - tre possibili e plausibili manager del 2015/2016, l'ultimo suggerito da coach Poz - è necessario stabilire se serve un dirigente dal profilo aziendale (come l'ex presidente biancorosso a metà anni '90), un super scout per il mercato (come l'ex vice di Gamba e Rusconi) o una figura a metà tra tecnica e strategia come l'ex Ct azzurro.
Ma al momento la priorità è uscire dalla crisi e mantenere la serie A: attenendosi al principio niente mercato e tanto lavoro, oggi non serve un manager che scelga i giocatori ma una persona che conosca l'ambiente e sappia compiere le mosse giuste per rimettere tutto e tutti in sintonia...[/size][/font][/color]
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