
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Due diverse partite: una giocata in campo, l'altra sugli spalti. L'una tra la Cimberio e Pesaro, l'altra tra la Curva Nord e il resto del pubblico, improvvisamente su sponde diverse, divisi da prese di posizione (opposte) nei confronti di squadra e società. Alla contestazione degli Arditi che, con uno striscione ricordavano il mercato biancorosso sbagliato con evidente risultato nonché la mancanza di rispetto per chi, come loro, ama i colori e che da sempre mette la faccia in trasferta (concetto abbastanza incomprensibile non esistendo società che commetta errori, incurante dei propri fans).[/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Quel che è accaduto sugli spalti probabilmente ha fatto più notizia della gara stessa, vinta agevolmente contro una disarmata Pesaro. In passato conflitti del genere ve n'erano stati ma si erano esauriti quasi in un batter d'occhio, mentre stavolta sono durati per una gara intera. Persino il commendator Cimberio, inneggiato dai ragazzi della Curva, si è rivoltato loro contro. Resta da chiedersi che cosa accadrà in futuro dopo una spaccatura così clamorosa, anche se a mettere tutti d'accordo, magari attraverso una specie di tregua armata, sarà proprio Cantù, odiata rivale di ogni biancorosso, di scena nel prossimo turno che si disputerà a Masnago. [/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Un clima surreale, peraltro in una giornata di lutto per la pallacanestro varesina che ha perso Dante Trombetta, il mitico simbolo della vecchia e cara Robur et Fides, fucina di tanti campioni, da Aldo Ossola a Dodo Rusconi, da Dino Meneghin a Iwan Bisson (di passaggio per essere svezzati) per dire di Cecco Vescovi e Massimo Ferraiuolo, oggi colonne della Cimberio. Per tornare alla gara, e dirla tutta con franchezza, la prima vittoria dopo sette sconfitte consecutive, pur netta e limpida, ha avuto come contraltare una Pesaro assai dimessa. Guai a non sfruttare l'occasione e così puntualmente è avvenuto in contemporanea con il festoso debutto a Masnago di un Banks (foto Blitz) ancora capace di entusiasmare la folla, attraverso la fluidità della sua azione, pure a dispetto delle prestazioni che l'accompagnavano qui dai suoi recenti trascorsi in Israele. [/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]La rapidità e il fiuto del canestro di Adrian sono parsi, una volta scaldato il motore, veri ed efficaci ricostituenti per il resto della squadra, non più costretta ad osare dalla lunga distanza per dover sopravvivere o poter trionfare, dotata com'è adesso di una ficcante variabile. Ci fosse soltanto la grana Coleman, probabilmente superata con un suo addio, questa Cimberio sarebbe già sulla strada di una rinascita. Se non che resta problematica la regia, come pure una carenza strutturale sotto i tabelloni, visto che, per ragioni diverse, i pivot biancorossi non sembrano fulmini di guerra. Prima o poi uno di loro salterà. Nel frattempo Varese ha buone chances di restare in quota, soprattutto con un altro ritocco laddove, battendo la lingua, il dente duole.[/size][/font][/color]
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