[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]L’Openjobmetis prova a calare il tris al PalaWhirlpool. Stasera a Masnago (palla a due alle 20.30; diretta su Gazzetta Tv, canale 59 del digitale terrestre) la formazione di [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Attilio Caja [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]ospiterà la quotata Enel Brindisi e cercherà di allungare a quota 3 la prima striscia vincente casalinga della stagione. Test impegnativo per i biancorossi contro un’avversaria competitiva come la squadra di [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Piero Bucchi[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3], quinta forza della serie A con i playoff virtualmente in tasca e una semifinale di Coppa Italia giocata a viso aperto contro Milano un mese fa.[/size][/font][/color]
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• VERIFICA IMPORTANTE - È il tecnico pavese a dare la misura del valore del test odierno per capire l’avanzamento dello stato dei lavori nel cantiere biancorosso: «C’è la curiosità di verificarci contro una squadra di alta classifica per capire a che punto siamo rispetto al lavoro svolto nelle ultime quattro settimane: ci aspetta un compito difficile, ma ho visto buone cose in allenamento e sono convinto che ci faremo trovare pronti ad affrontare l’impegno nel migliore dei modi». L’idea è di compiere un ulteriore passo avanti rispetto alle vittorie casalinghe contro Roma e Cremona, indispensabile per limitare il talento offensivo del trio di esterni Pullen-Denmon-Turner e non subire il tasso atletico dei pugliesi: «Dovremo essere bravi a mettere in campo una difesa non soltanto attenta sul piano tecnico ma anche molto fisica con braccia e corpo per fermare il loro attacco basato su atletismo e perimetralità». Così indica la strada il coach Caja.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
•CORALITÀ DECISIVA - Contro una squadra dalle grandi individualità come l’Enel, sarà fondamentale come e più di altre volte mettere in campo la disponibilità a sacrificarsi per la squadra determinante per invertire il [i]trend [/i]negativo e risalire la china in classifica. Contando anche nel recupero di Diawara - comunque non al meglio dopo 10 giorni di stop assoluto: quasi certo che l’ex di turno partirà dalla panchina - per aumentare il potenziale tecnico a disposizione: «Sono certo che il ritorno di Kuba non metterà in ombra l’ottimo Eyenga delle ultime settimane - spiega Caja -. Alla ripresa degli allenamenti di mercoledì sono stato chiarissimo: tollero gli errori di chi ce la mette tutta, ma chi pen- sa a se stesso ed ai suoi minuti mi fa perdere la pazienza. Non è comunque il nostro caso perché in allenamento c’è sempre una bella atmosfera, ed anzi gli sti- moli e le motivazioni per i duelli individuali possono darci la marcia in più».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
•LA RICORRENZA - Il match contro Brindisi costituirà comunque una pietra miliare per la società di piazza Monte Grappa: stasera Varese disputerà la partita numero 2.000 nella sua lunghissima avventura in serie A (esordio assoluto il 14 novembre 1948 contro Gradisca). «Sarà un onore scrivere una pagina così importante nella storia di un club così glorioso ed un motivo in più per fare festa con i tifosi» afferma il coach pavese.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
•PLAYOFF? ANCORA NO - Il test odierno contro una [i]big [/i]rappresenta una sorta di esame di maturità per l’Openjobmetis: battere Brindisi permetterebbe a Varese di presentarsi col vento nelle vele sul campo dell’attuale settima forza Bologna nell’anticipo pre-pasquale di sabato prossimo. Ed espugnare Casalecchio potrebbe aprire scenari davvero interessanti per la classifica biancorossa, ma Caja ferma l’orizzonte al match di stasera: «Ai playoff ancora non penso. In questo mese abbiamo disputato buone partite, ma la classifica ci induce ancora alla prudenza. Se dovessimo vincere stasera potremmo almeno chiudere il capitolo salvezza: per questo obiettivo minimo c’è bisogno ancora di un successo, concentriamoci su questo concetto. Poi, col passare del tempo, vedremo se i nostri risultati e quelli di chi ci precede ci consentiran- no di spostare il traguardo».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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