Jump to content

L' «assediata» Masnago adesso è da liberare


pxg14

[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Fra meno di due mesi si tireranno le somme di una stagione che, almeno sin qui, sul campo, ha totalizzato molti debiti e pochi crediti. Solo allora, attraverso un consuntivo che paventa perdite di posizione e passivi, probabilmente anche nei libri mastro, a meno di sorprese, mai trascurabili, conosceremo gli intenti della Pallacanestro Varese di fronte a un futuro di necessarie riparazioni. Che potrebbero trasformarsi in una vera e propria restaurazione, come accade in quei locali che cambiano gestione, anche se qui, in realtà, nulla muterà tra le basi della società. Verosimilmente saranno diverse le facce biancorosse nell'imminenza di un domani, possibilmente, migliore. Un po' tutti, infatti, s'aspettano una squadra nuova nei suoi profili salienti, al netto di tare da eliminare, peraltro in sintonia con un Banks (che si vuol confermare sperando che accetti, senza sparate, un rinnovo di contratto) e, ovviamente, con le giovani colonne De Nicolao (foto Blitz) e Polonara cui affidare un'opportuna saldatura fra vecchio e nuovo. Questa stagione, tuttavia, resta ancora aperta potendo accordare qualche chance o ragione alla Cimberio se, ancora, tra le pieghe sgualcite ma vive dell'ultimo scorcio di campionato, crede, intimamente, a un possibile riscatto. Ora come ora ci sembra inutile parlare di play off i quali, per dirla tutta, non sono, aritmeticamente, un capitolo chiuso, tuttavia e più semplicemente, il vero imperativo riguarda quel po' di continuità di rendimento (decoroso) di fronte a un calendario che, per competitività potenziale, pare più abbordabile. Ammessi e concessi i cattivi pensieri, scacciati a Pesaro, adesso il tifoso può osare qualche rivalsa di riscossa senza dover, per forza, apparire una banderuola. Già, dopo aver toccato il fondo di una mediocrità tanto evidente quanto scoraggiante si può, soltanto, risalire per trovare un po' di luce, a patto però di dar seguito al successo conquistato, con autorità, a Pesaro, il che non sarà facile per una Cimberio opposta a una formazione ricca di entusiasmo e di vitalità, quindi assai temibile come lo è la neopromossa Pistoia. Che si trova in una sua nicchia, di classifica, probabilmente oltre ogni aspettativa d'inizio stagione, ben guidata com'è da Paolo Moretti, un allenatore valente e abbastanza fresco di carriera, figurabile in ogni buona lista di consigli per gli acquisti, ancorché dato per promesso sposo a Bologna. Il manipolo toscano, di nome, ma americano di fatto, s'avvale di abili atleti, persino disincantati (e a volte sin troppo) mentre il qui sempre amato Galanda, avviato com'è, a trentanove anni suonati, al crepuscolo resta l'autentica icona nostra e del basket italiano. Dunque, tocca alla Cimberio annullare le velleità avversarie per trovare, nascondendo i propri limiti, quella magica forza di cui ha bisogno per un finale di stagione riconciliante con i propri tifosi, possibile soltanto se si riuscirà a liberare (roba da guerra santa) l'assediata Masnago. Dove, sin qui, i biancorossi hanno vinto solo tre volte battendo una possibile retrocedenda come Pesaro, la cadente (e di schianto, dopo un avvio baldanzoso) Bologna e la deludente Avellino dell'odiato Vitucci. L'ultimo turno casalingo, coinciso con un'ignominiosa sconfitta alla distanza per mano di una scarna e modesta Montegranaro, non può non far meditare De Nicolao e soci, di fronte, oggi, a un'avversaria più dotata nelle sue variabili, quindi più attrezzata rispetto ai marchigiani.  [/size][/font][/color]


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...