[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Uno scivolone ci sta, due sono troppi e irreali. Eppure qualcuno, fuori del circondario che racchiude gli amori biancorossi, ci aveva fatto un pensierino per interessi propri, accarezzabili attraverso note e pesanti assenze. Se non che Vitucci, buggerando tutti, ha sguinzagliato sul parquet Banks almeno quanto basta per impressionare Brindisi e farlo respirare all'aria di una gara vera. La presenza del "bomber" americano in campo per qualche minuto, con Ere a referto, è parsa come un messaggio ai naviganti sull'avviato recupero del "cacciatorpediniere" biancorosso che ad Avellino potrà disporre dell'uno (ora, a suo dire, all'ottanta per cento di condizione) e dell'altro formidabile puntatore.[/size][/font][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Già, i tempi bui sembrano alle spalle, senza altri danni, a parte Venezia, non riuscendo la simpatica e spumeggiante Brindisi a prendere le misure a una Cimberio che, qualora ve ne fosse stato bisogno, ha mostrato tutte le sue risorse, d'un sottosuolo ricco di "materie prime" di buon costrutto. Come dire di una panchina che ha risposto bene e puntualmente con Rush, Talts e Sakota (finito fuori dal quintetto base) a dimostrazione di un valore collaudato in difesa come in attacco, almeno stando alla sensazione che danno gli avversari impediti da veri divieti di transito mentre Green e soci s'involano a canestro per strade scorrevoli. Non mancano errori né svolazzi, ovviamente, ma conta la disinvoltura di manovra che distingue questa Cimberio dalle sue avversarie (anche le più quotate) le quali sembrano soffrire sotto il peso di macigni nel guadagnarsi la giornata. E manca ancora all'appello il valente Cerella. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Certo è che se, a inizio di stagione, s'era anche ipotizzata una sorprendente scorribanda di Varese nelle alte gerarchie, oggi - a metà campionato - la sua leadership non solo ha trovato conferme ma si è arricchita di nuovi e sicuri "pezzi" di bravura. Uno su tutti è garantito da De Nicolao (foto Blitz) che, da giovane con bella stoffa, quindi subito interessante nonché ogni volta puntuale nella sua valorosa presenza, è diventato nell'emergenza - per la serie "non tutti i mali vengono per nuocere" - una colonna della squadra. Il play biancorosso, sin dal debutto a Brindisi (determinante per un supplementare acciuffato a partita... persa), ha sempre messo la propria impronta d'occorrenza, capace così di alleggerire in momenti difficili la responsabilità dei "leaders" attraverso un ideale servizio al collettivo. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Basterebbe ricordare l'espulsione di Spinelli, irretito dalla sua aggressività a tre minuti dalla fine con Avellino insidiosamente a ruota, e un suo canestro pesante contro Siena in rimonta, come tante altre piccole grandi perle sino ai giorni nostri, allorquando, trovatosi con maggior titolarità addosso, ha intimorito Venezia e tramortito Brindisi come saprebbe fare un atletico cestista Usa in attimi che tolgono il respiro. Vuoi mettere, per rendimento costante, altri play italiani con un De Nicolao così "meravigliaio"? Sarebbe come paragonare un pilota con un autista della domenica.[/font][/size][/size][/font][/color]
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