
[b]MARKO SCEKIC [/b](2 punti; 1/1 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 4,5. [/b]Alla forma fisica lontana da ogni canone del professionismo, abbina scarso tempismo ed inopportuno nervosismo. Serata da tregenda, conclusa anzi tempo in panchina (cinque falli in nove minuti) a vedere gli ex compagni ebbri di gioia.
[b]DUSAN SAKOTA [/b](2 punti; 0/1 2p; 0/3 3p; 2/2 tl), [b]VOTO: 4,5. [/b]Riproposizione moderna del classico cane che si morde la coda. Frates è prevenuto nei suoi confronti e gli concede un minutaggio da comprimario. Duki risponde con approssimazione, goffaggine, insicurezza. La notte di Siena sembra lontana anni luce, eppure sono trascorsi solo sei mesi.
[b]ERIK RUSH [/b](5 punti; 1/3 2p; 1/1 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 5,5. [/b]La vita e la carriera di una sportivo offrono alcune [i]sliding doors[/i]. Dopo un primo tempo vissuto con ottima energia, Erik fallisce due canestri ferali nel momento della possibile fuga decisiva. Avremmo gradito tutti un finale differente.
[b]KEYDREN CLARK [/b](16[b] [/b]punti; 2/4 2p; 4/8 3p; 3/4 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Il voto, finanche generoso, è il frutto della media aritmetica tra il sette pieno primo tempo (ottimo fatturato e diversi assist) e il quattro stentato della ripresa. Che non fosse un campione era chiaro: ma giocare a nascondino in un torrido derby risulta imperdonabile
[b]ADRIAN BANKS [/b](14 punti; 6/11 2p; 0/3 3p; 2/2 tl)[b] VOTO: 6,5. [/b]Illude tutti noi con tre quarti di rara intensità, costellati da canestri puliti, difensori beffati, arguzia propositiva. Nel rettilineo decisivo conclude la corsa con la lingua a terra e il cuore affranto. Non chiediamogli miracoli sportivi, sta facendo abbastanza.
[b]ANDREA DE NICOLAO [/b](4 punti; 2/2 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Mastino silenzioso nei momenti d'oro, ronzino annebbiato quando la trottola gira male. È in campo quando le cose paiono andare bene, però non dà la sterzata vincente per attaccare i canturini alla giugulare.
[b]FRANKLIN HASSELL [/b](11 punti; 5/12 2p; 0/0 3p; 1/2 tl)[b] VOTO: 5. [/b]Lo sprazzo di vivido orgoglio del terzo quarto rappresenta, insieme al computo dei rimbalzi arpionati (sette), l'unico aspetto positivo di una partita passata a litigare con se stesso e con i suoi palesi limiti tecnici. Va sgrezzato, ma il tempo è poco e la classifica piange.
[b]EBI ERE [/b] (15 punti; 3/6 2p; 3/6 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Marcare Aradori rappresenta un compito improbo. Il capitano prova a metterci entusiasmo ed esperienza, con esiti alterni. In attacco brucia la retina e coinvolge i compagni, prima di naufragare nel mare in tempesta del quarto periodo, dove è l'ultimo a mollare.
[b]ACHILLE POLONARA [/b](8 punti; 1/1 2p; 2/3 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Egregio nel contenere Leunen, quasi annullandolo, si sbilancia poco in attacco. Le due triple sono però scagliate con successo per ribaltare due vantaggi di Cantù: questa è classe, peccato non sia possibile canalizzarla verso traguardi di spessore.
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