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La crisi s'allarga, Varese resiste


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In classifica il piatto piange, ma i conti sono sempre in ordine. E di questi tempi non è poco.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

Nel momento in cui quasi mezza serie A (si parla di 6 società su 16) ha ricevuto segnalazioni dalla Com.Te.C., l'organo tecnico della Fip che monitora gli aspetti economico-finanziari delle società professionistiche, la Cimberio (foto Blitz sopra) entra a pieno titolo nell'elenco dei club più virtuosi. La visita effettuata nelle scorse settimane in piazza Monte Grappa ha infatti ribadito lo stato di salute dei conti della Pallacanestro Varese.
Una verifica ad ampio raggio che, oltre al corretto saldo degli adempimenti di natura fiscale (con ulteriore controllo incrociato con l'Agenzia delle Entrate) riscontrati dalla Com.Te.C. con cadenza bimestrale, ha riguardato anche il controllo semestrale del bilancio con i dati aggiornati al 31 dicembre.
Ed è arrivato l'ok per quanto riguarda il parametro ottenuto dal rapporto tra ricavi, indebitamento e capitale versato: ossia quello che in diversi altri casi ha provocato il warning dell'organo federale, pur trattandosi nella maggior parte dei casi di una situazione facilmente risolvibile (le società attenzionate hanno trenta giorni per sistemare i conti, in ogni caso il rapporto di cui sopra deve rientrare nei parametri per l'ammissione al campionato successivo).
«I funzionari Com.Te.C. sono rimasti in sede per un giorno intero e alla fine ci hanno fatto i complimenti per quello che gli abbiamo illustrato - spiega Stefano Coppa, il membro del CdA che tiene i conti della Pallacanestro Varese -. I nostri parametri, pur in calo rispetto allo scorso anno, sono ancora ampiamente all'interno di quello previsto dalle regole. Per noi, comunque, c'è l'ulteriore forma di garanzia per i soci del consorzio, dato che il nostro bilancio è certificato da una società di revisione. Cosa che in A fa solo Milano oltre a noi».
Dunque, se da un lato eludere le verifiche della Com.Te.C. è sempre più complesso, dall'altro però la pratica del doping amministrativo non sembra ancora totalmente debellata in un movimento che negli ultimi anni ha fatto registrare una morìa impressionante di società, comprese le plurititolate Virtus e Fortitudo Bologna oltre a Treviso e che rischia seriamente di perdere anche Siena alla fine della corrente stagione. «Le verifiche della Com.Te.C. sono sempre più approfondite e capillari con il passare degli anni e rappresentano certamente una garanzia importante di credibilità per il movimento - conferma Coppa -. Forse, però, puntare l'obiettivo sul pagamento delle tasse e su alcuni parametri non è sufficiente per individuare le criticità di bilancio, e bisognerebbe spostare l'attenzione su altri indici. In ogni caso, però, resto convinto che la gestione virtuosa alla lunga non possa non pagare: spendere oltre le proprie possibilità per vincere a tutti i costi porta a lungo andare a delle situazioni insostenibili. E non è un caso che in questi anni chi ha vinto tutto poi è crollato sotto il peso dei costi per rimanere al vertice quando sono finiti certi cicli economici. Il nostro risultato della scorsa annata è stato frutto di un utilizzo ottimale delle risorse disponibili; non sempre ci si riesce come dimostra la stagione in corso, ma la filosofia deve essere quella di provare a vincere e non di fare di tutto, compresi debiti e artifici contabili, per vincere. Altrimenti sballare i conti ed implodere dopo qualche anno è quasi garantito...».
Giuseppe Sciascia
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