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[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Sono curioso di vedere come Varese si comporterà contro Siena nella prima partita-verità della sua finora magnifica stagione[/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Sapori di Siena. Lontani nel tempo. Quasi “antichi”, se ci passate il termine. Li mette in tavola Gianfranco Lombardi, indimenticabile allenatore nonché uno dei rarissimi ex che è possibile trovare sulla rotta Varese-Siena. "Dado", che da una dozzina d'anni si è ritirato dalle scene - la sua ultima apparizione in panchina è datata 2001, proprio al timone dei Roosters Varese -, è stato tecnico del team toscano in anni decisamente altalenanti.[/size]
[size=3]«Proprio così. Si portava la squadra in serie A, come feci io nella stagione 1990/1991, e poi, con scarsi mezzi a disposizione, si retrocedeva di nuovo in serie A2 restandovi magari per un altro paio d'anni. Erano i tempi di una Mens Sana sempre innamoratissima della pallacanestro, ma più ruspante e con orizzonti tecnico-societari assai più limitati di quelli attuali».[/size]
[size=3]Quindi, davvero niente a che fare con la MPS dominante del nuovo secolo.[/size]
[size=3]«No, nulla a che vedere anche perchè - spiega Lombardi - la Monte Paschi, che era già partner della società, svolgeva, chiamiamola così, una funzione sociale: elargiva un piccolo contributo per la pallacanestro, ma sosteneva anche tante altre discipline sportive e club cittadini. L'impegno massiccio, in termini di sponsorizzazione, arrivò solo qualche anno più avanti e bisogna dare atto ai dirigenti senesi di aver saputo sfruttare nel miglior modo possibile l'arrivo di ingenti capitali. Altre società, a parità di mezzi, non sono state in grado di fare altrettanto. Gran parte del merito va certamente attribuito a Ferdinando Minucci che, lo ricordo bene, entrò nello staff societario occupandosi di pubblicità e cartellonistica, ma, dimostrando subito grande competenza e “fiuto”, venne rapidamente dirottato su ruoli tecnici, per lui più confacenti e adeguati».[/size]
[size=3]Siena e Varese sono, ancor oggi, realtà diversissime.[/size]
[size=3]«Vero e aggiungo che la Pallacanestro Varese con la sua idea del consorzio si propone come modello di riferimento per il domani perché, parliamoci chiaro, con la crisi economica che morde sempre più, ragionare in termini di sponsor unico, magari anche ricco, pare un'utopia. Ho l'impressione che fortune come quelle capitate a Milano, o alla stessa Siena, saranno sempre più rare in futuro».[/size]
[size=3]Il suo parere sul primato della Cimberio?[/size]
[size=3]«Meritatissimo, perché giocare bene è il primo passo per produrre stagioni vincenti e Varese, insieme con Sassari, è la squadra che gioca meglio. I risultati e, non da poco, il gradimento del pubblico parlano in favore di Vitucci e Sacchetti. Allenatori che adottano presupposti tecnici diversi, ma hanno un forte punto in comune: riescono a convincere i giocatori circa l'importanza di lavorare per la squadra, per il bene comune. In quest'ottica, parlando di Varese, credo che Mike Green svolga il compito di perfetto equilibratore e il play biancorosso è la rotellina insostituibile per l'ingranaggio varesino».[/size]
[size=3]La grande domanda posta dal basket italiano è: reggeranno?[/size]
[size=3]«E la risposta è una sola: sì, entrambe terranno il passo anche se la concorrenza è altissima e il ritorno in pista di Milano, che dopo tanti cambiamenti pare aver trovato il giusto assetto, è da considerare assolutamente nella logica. In ogni caso, già dalle prossime Final Eight di Coppa Italia, appuntamento che quest'anno si annuncia pesante anche per i suoi significati prospettici, usciranno verdetti importanti».[/size]
[size=3]Prima della Coppa, ci sarà MPS-Cimberio.[/size]
[size=3]«Altro test di grande valore, con Siena che rispetto all'andata è cresciuta tantissimo e Varese che andrà serena e caricata a molla alla sfida con i campioni d'Italia. Pronostico? Davvero impossibile azzardarne uno, ma sono davvero curioso di vedere come si comporterà Varese alle prese con la prima partita-verità della sua, finora magnifica, stagione».[/size]
[size=3]Massimo Turconi[/size][/size][/font][/color]


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