
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Trevor Mbakwe ha firmato. Ma non per Varese: ad aggiudicarsi le prestazioni del 24enne pivot fresco di laurea alla Minnesota University sarebbe stata l'Alba Berlino, ambiziosa compagine tedesca con un passato recente di buon livello internazionale (ha disputato l'ultima edizione dell'Eurolega e sarà una delle squadre di vertice della prossima Eurocup). Ancora non ci sono conferme ufficiali, ma a quanto pare l'opzione primaria della Cimberio nel ruolo di pivot sarebbe sfumata di fronte alla concorrenza del club della Bundesliga, che a parità di offerta economica avrebbe avuto comunque la meglio rispetto all'alternativa biancorossa. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]In piazza Monte Grappa comunque non si fanno drammi, visto che il “listone” del DS Simone Giofrè prevede comunque una lunga serie di alternative che il dirigente canturino stava tenendo monitorate in caso di fumata nera. Certo è un peccato aver inseguito per una decina di giorni l'atleta del 1989 e nel frattempo aver passato la mano su altre opzioni considerate interessanti (era il caso del massiccio Eli Holman, altro elemento visionato ad Orlando con la maglia dei Celtics che ha firmato la settimana scorsa in Turchia). Ma alla fine il mercato dei centri “alla Mbakwe”, ossia lunghi di stazza troppo limitata per il metro NBA ma perfetti per lo “small-ball” italiano dove servono giocatori atletici ed esplosivi più che dotati di chili e centimetri, offre comunque una buona gamma di scelta. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Al momento però non c'è un profilo “caldo” nel ruolo di pivot, così come manca un obiettivo primario in quello di playmaker dove si valuta comunque un incremento delle risorse da mettere a disposizione di Giofrè per la ricerca dell'erede di Mike Green. La trattativa praticamente sfumata con Mbakwe (a meno di colpi di scena dell'ultimissima ora) blocca infatti le altre operazioni relative al completamento della panchina, compresa la conferma di Bruno Cerella. La società ha già compiuto un piccolo passo avanti rispetto alla prima offerta di fine giugno, ma non vuole andare oltre per un giocatore che lo scorso anno ha giocato praticamente solo un mese. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]E visto l'impasse nel ruolo portante di regista titolare non è neppure da escludere che Varese decida di “accorciare” il roster dai 10 giocatori della strategia attuale a quota 9, rinunciando per il momento al cambio delle guardie (compresa la pista Cavaliero) ed investendo eventualmente le “rimanenze” di fine mercato su un sesto esterno a costi ridottissimi e con poche aspettative di minutaggio. In questo modo potrebbe così aumentare le disponibilità per i ruoli cardine del play e del pivot americano, ampliando l'elenco dei profili raggiungibili al momento attuale su un “range” più vasto di giocatori di maggiore qualità per il quintetto base. La missione americana della coppia Giofrè-Frates si concluderà domani: da lunedì la “War Room” del mercato torneranno ad essere gli uffici di piazza Monte Grappa, sfruttando l'ampio materiale raccolto tra Orlando e Las Vegas per focalizzare gli obiettivi in regia e sotto i tabelloni. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Giuseppe Sciascia [/size][/size][/font][/color]
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