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Occorre far saltare la sicurezza di Siena


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]È difficile innamorarsi di atleti umili e silenziosi, quindi poco fenomenali nelle loro esibizioni pur sempre rispettosi di ogni impegno cui sono dediti con tutte le proprie capacità di cui dispongono. Li si può però ammirare: uomini così, come Talts, sanno scavalcare i propri limiti con la semplicità di chi s'è sacrificato per meritare una chiamata da protagonista e ripagare la fiducia, persino con moneta superiore a quella d'uno stipendio normalissimo. Non fu un caso se, nella rivoluzione della scorsa estate, il club biancorosso giudicò solo l'estone intoccabile per attaccamento alla squadra, soprattutto in base a un sano rapporto tra qualità e prezzo. Talts (foto Blitz), con i fatti, nel tempo ha convinto gli scettici riuscendo con le sole sue forze a cancellare quei "mormorii" che le sue presenze provocavano sugli spalti, soprattutto in momenti ingrati di gare rischiose. Come quella di lunedì sera, nella quale l'estone ha piazzato la sua fortificante zampata sul convincente successo di Varese proprio quando essa pareva divorata da mala sorte per l'infortunio dell'irrinunciabile Dunston. La forzata estromissione del "centro" titolare poteva preludere a un'impietosa sentenza di condanna per una Cimberio letteralmente scatenata, come il suo pubblico, nel primo "quarto" ma in calando, alla distanza, pure sul punto d'essere "invasa" da una subconscia rassegnazione. Siena, però, non ha fatto i conti con un prodigioso Talts, accorso a sostegno dei suoi noti leader, tanto per citare Banks, stavolta chirurgico, quindi determinante, il tonante Ere e l'acuto Green, improvvisamente orfano del suo ideale partner per duetti al fulmicotone. Ed è arrivato l'impeto risolutore d'una Cimberio senza complessi che ci vorrebbe stasera, ad altra atmosfera, in una gara che potrebbe maledettamente separarla dal suo, non incredibile, obiettivo tricolore. Roba da regolamento di conti, tanto per rievocare l'accesissimo finale di Masnago al limite della rissa, con Banks e Polonara da una parte e Brown più Hackett dall'altra come cani e gatti. E giù multe per evitare le squalifiche, costate alla Cimberio 9mila euro, anche per i 3mila sanzionati per offese agli arbitri da parte di una Masnago fragorosa. Che andrebbe traslocata in toto, con i suoi tifosi dentro, nella città del Palio, a doma di quella forza d'urto, più mentale che fisica, di cui Siena è spaventevolmente padrona.[/size][/size][/font][/color]


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