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Openjobmetis Varese 70 - Consultinvest Pesaro 80


Nicolò Cavalli

Ci hanno raccontato la favola che la Varese di quest'anno, con gli effettivi completi, avrebbe divertito e agito da mina vagante. Ci hanno narrato che un nuovo playmaker avrebbe ridato vigore a Daniel (ci auguriamo vivamente all'ultima apparizione nella Città Giardino) e ai tiratori di casa. Ci hanno indotto a credere che questo Maynor, con un [i]pedigree[/i] da NBA, sarebbe giunto a insegnare la pallacanestro ai comuni mortali. Ci hanno fatto pensare che l'esuberanza e il blasone da giocatore di un allenatore all'esordio nella massima serie avrebbero coperto le pecche.
A conti fatti, stasera noi crediamo solo alla classifica: la beneamata è terzultima, più indietro Caserta risale la china a larghe falcate e Pesaro riassapora la vittoria. Più in basso di così, c'è solo la Legadue.
 
[i][b]Ampie rotazioni. [/b][/i]Pozzecco conferma in partenza il quintetto pesante – assieme sul parquet Callahan e Daniel – trovando risposte in termini di agonismo e contropiede: 6-0 con Eyenga due volte ad alta quota. La Cosultinvest, stravolta nella guida tecnica e nel [i]roster [/i]dopo un turbolento finale di girone d'andata, spreca un paio di tiri aperti e costringe coach Paolini al primi minuto di sospensione a metà periodo (11-5). Maynor comincia alla “Robinson”, ossia con alcune forzature fuori dagli schemi, allora dalla panchina si alza il play occulto Kangur: il boato di Masnago riabbraccia l'estone. A uno scatenato Judge (sei punti in striscia per il 14-11) rispondono i dardi dal perimetro di Callahan e del redivivo Kristjan. I marchigiani boccheggiano e vengono doppiati da una tripla di Casella, finalmente preciso, prima di trovare un canestro pesante con il cannoniere Ross: 22-14 alla mini pausa.
 
[i][b]Senza identità. [/b][/i]Gli ospiti abbassano saggiamente i ritmi, conducendo Varese nelle secche dell'attacco ragionato: sarà soltanto 6/15 dal campo nel parziale. I balzi prodigiosi a rimbalzo di Eyenga sopperiscono alla mira sbilenca e alla stoppata subita da Deane (da parte di un lillipuziano), intanto Pesaro si riavvicina fino al 27-24 con Wright. Il bonus prematuramente speso dalla Consultinvest regala all'OJM diversi viaggi in lunetta, brava a destarsi con un magistrale contropiede chiuso dalla mitragliata di Rautins per il più dieci. La schiacciata sbagliata da Daniel, sempre sulla lavagna del menù fisso del Lino Oldrini, interrompe il momento positivo: Lorant punisce Varese con il ciuffo del 34-29. Il terzo fallo di Rautins si inserisce in un preoccupante [i]break [/i]di 0-7, solo in parte mitigato dall'entrata di Maynor sul finale di quarto. 41-38 tra il silenzio di un pubblico perplesso.
 
[i][b]Sprofondo biancorosso. [/b][/i]Wright e Ross completano la rimonta ad inizio ripresa (41-44), punendo meritatamente una narcolettica formazione di casa. Il tabellone incede a scartamento ridotto, a testimonianza della classifica pericolante di due piazze storiche del torneo tricolore. Judge si estromette dalla gara con due penalità in un nanosecondo condite da un tecnico: l'ennesimo eccesso di una classe arbitrale che – da qualunque angolo la si consideri – imbruttisce partite popolate da mediocrità. La regia di Maynor (sei perse e cinque falli nel tabellino a consuntivo) ricorda un [i]b-movie[/i], così alla VL bastano l'impegno di Musso e la caparbietà di Wright per issarsi sul 47-53. I rincalzi della Consultinvest non concedono più un centimetro in difesa e, da buone cicale, scavano un fossato dentro il quale gli alligatori assaggiano i resti dell'OJM: piovono fischi in concomitanza del 47-61, perché un -4 di valutazione complessiva non è accettabile.
 
[i][b]Fuori dai gangheri. [/b][/i]Due canestri di Callahan e uno di Deane, figli di una difesa a zona un poco più vigile, riaccendono la fiammella della speranza sul 55-64. Il gap potrebbe essere ulteriormente ridotto, ma i due eroi sopra citati falliscono una ripartenza in modo così grottesco da suscitare le ire perfino nel pio convento del Sacro Monte. Un fallo antisportivo del bulgaro regala due punti facili a Lorant, intanto la terna lascia correre impunite alcune scene da tonnara. Pozzecco esagera – a nostra opinione – con il minutaggio concesso a Kangur, esausto, ma lancia un messaggio chiaro alla dirigenza: Daniel non ha dignità sufficiente per calpestare i legni del PalaWhirlpool. La VL si trascina per il campo ma sublima la sua combattività con un altro dardo dell'MVP Musso (14 punti e 19 di valutazione): 63-73. L'ultimo scatto prealpino vale un effimero meno cinque, quindi la dea bendata guida nella retina due conclusioni dei marchigiani.
 
Il finale scivola via in maniera umiliante: il coach riesce solo a salvare la differenza canestri nel doppio confronto. Senza travalicare la civiltà, rispolveriamo i vecchi aneddoti di tifosi assiepati fuori dal palazzetto con la squadra bloccata alcune ore a meditare sulle proprie nefandezze. Non risolverebbe tutti i mali, ma forse insegnerebbe a finalizzare i tiri liberi (anche stasera un bieco 8/16), a difendere, a guadagnare lo stipendio a fine mese, a dirigere con polso gli effettivi. Perché, ad oggi, pagare abbonamenti e biglietti è un atto di fede.


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