
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Quando l'espressione Non ha mai visto il canestro è, purtroppo, tremendamente reale. [/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Willie Deane, chiusa la sfortunata gara persa contro Trento con un irreale, e per lui inusitato virgola (0/4 al tiro), ampiamente giustificato dalla ditata che nei giorni precedenti il match lo aveva mezzo accecato, torna sulla partita puntando con decisione sulle manchevolezze della squadra varesina.
«Non mi piace cercare scuse o accampare alibi: contro Trento dice -, abbiamo perso perchè abbiamo giocato un bruttissimo secondo tempo. Una ripresa durante la quale siamo stati soverchiati dalla Dolomiti Energia non solo nelle percentuali realizzative, ma in tutte le voci significative di una partita: rimbalzi, palle recuperate, stoppate. In definitiva non ci siamo più stati in tutte le giocate in cui una squadra deve dimostrare reattività, intensità, prontezza mentale e, appunto, trasmettere energia. Loro, poche storie, sono stati più presenti di Varese e hanno meritato di vincere mentre noi, dopo i primi venti minuti abbastanza confortanti siamo usciti dalla pausa lunga spenti, erroneamente appagati e certamente convinti che la restante parte della gara sarebbe stata solo una formalità. Insomma: siamo tornati sul parquet solo per dovere, troppo rilassati e naturalmente abbiamo pagato a caro prezzo la dormita collettiva».
Bilancio ad un sesto del cammino?
«Il computo è appena sopra la sufficienza perchè spiega l'ex Purdue Boilermakers -, la nostra classifica avrebbe potuto essere addirittura fantastica. Invece, vuoi per sfortuna, vuoi soprattutto per nostri errori, i numeri ci offrono più di un motivo di rammarico».
Parlare di rammarico già alla quinta giornata non è esattamente positivo.
«Sono d'accordo ed è per questo motivo che, da qui in avanti, dovremo essere bravi a trasformare questo sentimento sbagliato in rabbia e in voglia di riprenderci tutto quello che, per varie ragioni, abbiamo lasciato agli avversari. In tutta sincerità penso sia possibile, in particolare se Kangur, il nostro metronomo difensivo, tornerà rapidamente nei ranghi».
La sensazione è che, per riuscirci, abbiate bisogno anche del miglior Daniel.
«Non ho dubbi sul fatto che Ed, già dalla gara in programma domenica pomeriggio a Roma, sarà di nuovo protagonista. Una cattiva serata può capitare a tutti e Daniel, oltre che uno splendido ragazzo, è anche un giocatore di grande carattere, dotato di mentalità vincente come pochi altri. Ed è consapevole che ci servono i rimbalzi, i salti oltre il ferro, la presenza dentro l'area, gli aiuti difensivi e gli incredibili tuffi che esegue per portare a casa un pallone recuperato. Lo sa e ci darà tutto quello che serve: è sicuro».
Roma fuori, Milano in casa poi due trasferte consecutive: Cremona e Brindisi. Nel giro di un mese vi giocherete molto.
«Abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari contro chiunque e, spesso, vedi Venezia, anche meglio. Quindi, l'aspetto importante è riportare focus e concentrazione su ogni singola gara restandoci per tutti i quaranta minuti. Certe uscite di scena, ha ragione coach Pozzecco, non sono più tollerabili, né perdonabili. A questo punto reagire e riprendere a vincere conclude Deane -, è anche, soprattutto, una questione d'orgoglio».
Massimo Turconi [/size][/font][/color]
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