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Palawhirlpool più ampio? Non ora


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Assago batte Masnago per 6mila a 5.107: l'esodo di tifosi biancorossi a supporto della Cimberio per la finalissima di Coppa Italia apre il dibattito sull'eventualità di riaprire il cantiere PalaWhirlpool (foto Blitz in alto) per aumentarne la capienza. Il progetto di completare il palasport con la “fase 3” del restyling svolto nell'estate 2011, aggiungendo altri 1.400 posti sul lato opposto alle panchine, è nei cassetti sin dai primi anni Novanta, ai tempi del primo intervento per realizzare la Galleria.[/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Ma il tesoriere biancorosso Stefano Coppa non inserisce l'ampliamento del palasport nell'elenco degli interventi di patrimonializzazione da sottoporre ai soci di “Varese nel Cuore”.[/size]
[size=3]«I costi di un intervento del genere non sono alla nostra portata: i lavori di due anni fa erano coperti dal risparmio per il canone di affitto e dagli introiti legati al maggior utilizzo dell'impianto per eventi extracestistici, mentre un ulteriore ampliamento avrebbe un impatto economico elevatissimo senza potersi ripagare attraverso la sola vendita dei biglietti. Preferiamo indirizzare gli investimenti per la patrimonializzazione su infrastrutture diverse, come la palestra per allenamenti e settore giovanile in via Pista Vecchia o l'acquisto degli appartamenti dove poi sistemare i giocatori».[/size]
[size=3]Dunque il PalaWhirlpool, con i suoi 4.762 biglietti in vendita per i varesini (dalla capienza ufficiale vanno tolti i 112 posti della tribuna stampa e i 233 del settore ospiti), è adeguato alle esigenze attuali del club: «L'esodo di tifosi che ci hanno seguito al Forum è stato commovente, ma per assurdo in un impianto così grande il loro incitamento ha avuto una portata inferiore rispetto a quello che si avverte abitualmente a Masnago. Ciò mi fa pensare che a Varese non ci sia bisogno di un impianto da 6-7 mila posti per tutte le domeniche. Certo, se le cose continueranno di questo passo, ai playoff ci sarà la corsa al biglietto, ma in condizioni normali non c'è necessità di avere una struttura più ampia. Certo, se trovassimo un privato disposto a legarsi per una decina d'anni con il suo marchio all'impianto ed a contribuire all'ampliamento, allora le cose potrebbero cambiare».[/size]
[size=3]Piuttosto, Coppa auspica che l'esodo dei tifosi al seguito della Cimberio possa fungere da cassa di risonanza per indurre gli sponsor a sposare il progetto della società.[/size]
[size=3]«La Coppa Italia ha sicuramente aumentato in maniera notevole il nostro appeal, visti anche gli ottimi numeri degli ascolti televisivi che indicano come il basket sia un prodotto ancora interessante se l'evento è di rilievo. Vediamo se da questa settimana si riuscirà a concretizzare la grande vetrina, visto che a costi ragionevoli siamo in grado di garantire buona visibilità: confidiamo anche che il recente rapporto nel quale viene indicato come il nostro sia lo sport dalla maggiore ricettività nei confronti degli sponsor possa aumentare gli investimenti di marketing sul "prodotto basket", al di là dei mecenati che ora sostengono la squadra del cuore senza un reale ritorno economico. Un problema che non ha solamente Varese ma tutto il sistema, e che rappresenta la vera chiave per rilanciare il movimento».[/size]
[size=3]Giuseppe Sciascia[/size][/size][/font][/color]


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