
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Gianmarco Pozzecco non è più l'allenatore della Pallacanestro Varese. Dimissioni irrevocabili dal ruolo di head coach biancorosso così come quelle rassegnate la settimana scorsa da Cecco Vescovi dal ruolo di g.m., anche se a differenza dell'altra ex bandiera ammainata tout court dalla società di piazza Monte Grappa, il Poz rimarrà comunque al fianco del club con un ruolo di consulente generale.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Al suo posto arriva Attilio Caja, 54enne tecnico pavese con una lunga esperienza in serie A (17 stagioni e 447 partite): oggi, alle 11, il primo allenamento del nuovo coach dell'Openjobmetis, figura totalmente antitetica rispetto a Pozzecco.
Il fattore scatenante del passo indietro del Poz sarebbe stato l'atteggiamento... balneare della squadra in occasione dell'amichevole di sabato a Casale Monferrato. Un comportamento che avrebbe convinto il coach triestino dell'impossibilità di proseguire il lavoro, visto che ormai il gruppo non lo seguiva più. Sensazione già emersa in occasione della gara casalinga contro Venezia, con una tensione palpabile e volti spauriti a tradire uno scollamento sempre più palese tra un tecnico che non riusciva più a dare la carica alla squadra ed un gruppo molto meno talentuoso rispetto all'inizio dell'annata che aveva probabilmente bisogno di regole ferree per nascondere i suoi limiti attuali.
Da qui l'idea di cambiare ruolo, passando dalla panchina alla scrivania (o quanto meno all'area tecnica): la società ha provato fino all'ultimo a far recedere il "Poz" dalla sua volontà di rimettere il mandato da allenatore, con lunghi conclavi da domenica sera fino a ieri pomeriggio. Ma dopo l'ultimo colloquio con il suo mentore Toto Bulgheroni, Gianmarco è stato irremovibile nella sua decisione di lasciare la guida tecnica dell'Openjobmetis: comunicata la decisione al capitano Kangur, la squadra si è allenata agli ordini del vice Ugo Ducarello. «Abbiamo provato di tutto per fargli capire che secondo noi era una decisione sbagliata, ma egli era convinto che fosse la cosa giusta da fare - conferma il presidente Stefano Coppa -. Però non è giusto parlare di dimissioni: Gianmarco ha voluto lasciare un ruolo nel quale non si sentiva più in grado di esser utile alla società, ma resterà comunque al nostro fianco. Mi dispiace tantissimo per quel che è accaduto ma sono certo di aver fatto il possibile per provare ad andare avanti».
Si era parlato anche dell'idea di affiancare un tutor a Pozzecco (che un mese fa aveva chiesto un consulto a Dodo Rusconi e nei giorni scorsi si era confrontato a lungo con Lele Molin, l'ex coach di Caserta), ma anche questa possibilità è stata accantonata. «Ci ha detto: Arrivati a questo punto proseguo io oppure ci vuole un altro. Io da solo non ce la faccio più. Da parte sua ho riscontrato una sofferenza enorme; se ci fossimo resi conto un mese fa di questa sua difficoltà si poteva intervenire ma nessuno ci ha detto che i problemi erano così enormi, solo qualche partita fa ce ne siamo resi conto».
Dunque, in una settimana la Pallacanestro Varese ha perso due icone come Vescovi e Pozzecco. Ma Coppa guarda avanti: «Abbiamo azzerato i punti chiave di un progetto che non ha funzionato: con motivazioni e modi diversi hanno deciso di fare un passo indietro. Gianmarco resta all'interno della società, anche se ieri non era il momento di discutere con precisione il suo ruolo».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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