[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Il termine che, più facilmente, trovi associato a Guido Rosselli, ala della Umana Reyer Venezia è: sottovalutato. [/size][/font][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]L'esterno nato ad Empoli nel 1983, nonostante sia un tuttofare, in grado di ricoprire tutti i ruoli che vanno dal playmaker all'ala grande, si porta infatti appresso il bagaglio tipico di tutti quelli che, stagione dopo stagione, nonostante l'impegno massimale e i duri sforzi, nonostante abbiano superato tutti i gradini nella scala gerarchica del basket nazionale, rimangono giocatori sottotraccia. Poco considerati a prescindere. Eppure preziosissimi. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«La mia carriera da professionista è ormai lunga una decina d'anni ed è iniziata quando – racconta Rosselli -, era il 2002, lasciai il mio club, l'USE Empoli, alla volta di Riva del Garda per tre campionati di B1, decisamente formativi. Poi a Rieti il mio primo passaggio verso il vertice con una promozione dalla Legadue alla serie A, quindi a Biella, annata transitoria a causa di un serio infortunio, Pistoia e Veroli in LegaDue con esaltanti partecipazioni ai playoff e, da un paio di campionati, l'irrinunciabile chiamata a Venezia, per giocare al massimo livello possibile». [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Missione compiuta in una Reyer che in questi due anni è stata eccellente protagonista. Quale la sua valutazione complessiva sulla stagione regolare della Reyer e, ancora, come spiega i vostri alti e bassi? [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«È stata una stagione positiva perché abbiamo centrato i playoff dopo una partenza non facile da 7 perse e 3 vinte. Questo vuol dire che nelle altre 20 gare abbiamo avuto un ruolino di marcia notevole. Gli alti e bassi sono dovuti alla lunghissima serie di infortuni iniziata nel precampionato e finita un mese fa. Acciacchi che, a rotazione, hanno colpito quasi tutti lasciando giocatori ai box per parecchie settimane. Un dato che, credo, spiega tutto». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Quali, invece, le considerazioni sulla sua stagione, dal momento che lei si è imposto all'attenzione generale come uno degli italiani più interessanti e certamente in crescita?[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Il giudizio è buono anche se – risponde sinteticamente il giocatore toscano -, anch'io ho avuto alti e bassi come la squadra. Fortunatamente però, facendo le corna, sono stato l'unico a non essere stato toccato dagli infortuni. [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Venezia è stata l'unica squadra ad aver inflitto il 2-0 a Varese: una dato significativo, oppure no? [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«All'andata, è vero, Varese, pur in grande forma, si era presentata senza alcuni giocatori importanti. Domenica scorsa, invece, in molti hanno fatto notare che il match non valeva nulla. Però, alla fine, nessuno ci stava a perdere e penso si siano visti buoni spunti per entrambe. Detto questo, venerdì sera inizieranno le gare che contano sul serio e solo allora conosceremo la verità». [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Come arriva – condizioni fisiche e mentali - ai playoff la Reyer, squadra che in diversi hanno definito come la classica mina vagante e società che nutre comunque ambizioni? [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Fisicamente stiamo meglio e gli infortuni patiti in stagione regolare sono ormai alle spalle. Mentalmente siamo pronti e consapevoli della nostra forza. Possiamo fare bene ma, per riuscirci, dovremo essere concentrati e determinati. Toccherà a noi decidere quale faccia presentare nella serie». [/font][/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Cosa pensa della Cimberio – punti forti e punti deboli – e quali potrebbero essere le chiavi di lettura di questo quarto di finale? [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Varese è stata costruita e allenata benissimo. E' la squadra che durante la stagione ha avuto il rendimento più continuo grazie a un gruppo affiatato e con ruoli ben definiti. La chiave? Dovremo essere intelligenti e intensi». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]A questo punto un pronostico secco...[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Mi sbilancio e – conclude speranzoso Guido - dico 4-1 per noi». [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Massimo Turconi[/font][/size][/size][/font][/color]
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