[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Arriva la primavera, perlomeno quella del calendario, e come di consueto il Grande Orso Baltico, alias Janar Talts, nonostante si sia messo alle spalle un inverno più che discreto, annusa l'aria e capisce che è tempo di cominciare a menare fendenti e riprendere a segnare il suo territorio, ovvero quello spazio che partendo dalla linea dei tre punti arriva fin sotto il ferro. [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]A Sassari (6 punti e 6 rimbalzi in 12 minuti molto positivi) Talts ha interpretato alla perfezione il suo ruolo di cambio di Bryant Dunston. Peccato solo una cosa… «Già, peccato per quel risultato che - commenta Talts - il Banco di Sardegna ha probabilmente meritato. Noi, però, sconfitti sul parquet, siamo usciti da vincenti: a testa altissima e consapevoli di aver prodotto un'eccellente prestazione contro, è giusto riconoscerlo, un'ottima squadra, dotata di grande talento offensivo e giocatori che, vedi il nostro vantaggio di 7 punti subito risucchiato, sono in grado di cambiare il volto delle partite in qualsiasi momento. Sassari proprio contro di noi ha dimostrato di valere la vetta della classifica, ma sotto il profilo tecnico e tattico, credo sia un dato di fatto incontrovertibile, siamo stati meglio noi. Infatti, dopo un avvio tutto di marca sassarese, è stata la Cimberio a gestire i ritmi della partita. E' stata la nostra difesa a costringere i padroni di casa a una prova offensiva molto al di sotto degli standard abituali e il Banco, non a caso, è passato da una media di quasi 90 punti segnati a 76». [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- Quindi, al termine del match, nessun rimpianto...[/size]
[size=3]«Altrochè: sulla sirena conclusiva eravamo tutti arrabbiati come lupi ma, cosa volete, inutile prendersela con situazioni che non si può controllare. Meglio far sbollire la rabbia, resettare tutto e pensare a ripartire, perché la corsa per conquistare la miglior posizione nella griglia playoff è appena iniziata». [/size]
[size=3]- Alcuni addetti ai lavori hanno già stilato la tabella: Varese, dicono e scrivono, finirà prima...[/size]
[size=3]«Dove devo firmare? In realtà, quando sei seduto a una scrivania, tutto sembra facile e la pallacanestro assomiglia tanto ad un giochino fatto di soluzioni semplici. Invece noi sappiamo benissimo che sul campo le cose si sviluppano diversamente e da qui al 5 maggio ci attendono sette partite una più difficile dell'altra contro squadre che giocheranno tutte per un obiettivo. Insomma, sarà una corsa complicata e restare in cima sarà durissimo per noi, come per Sassari». [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]- La prima di queste sette terribili prove sarà a Reggio Emilia...[/size]
[size=3]«Gara delicata sotto tutti i punti di vista e tatticamente diversissima rispetto a quella che abbiamo giocato a Sassari. La Trenkwalder è una formazione che, all'opposto di Sassari, basa grande parte del suo gioco sull'applicazione difensiva e su un sistema che offre grandi frutti nella sua metà campo. Sarà importante non cadere nella trappola di una partita che i reggiani vorranno giocare a ritmi controllati e, come hanno fatto contro Milano, pungere gli avversari a colpo sicuro. Quindi, velocità di esecuzione, spingere forte sul contropiede, costringendo Reggio Emilia a uscire dai binari di una pallacanestro fatta di equilibrio e raziocinio. Disinnescare Taylor, Brunner e soprattutto Cinciarini, fonte del loro gioco, saranno le chiavi di una partita da vincere a tutti i costi». [/size]
[size=3]Massimo Turconi[/size][/size][/font][/color]
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