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Tre tosti esami di riparazione per un'orgogliosa Cimberio


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Come passare la notte sui libri per rimediare: chiamali, se vuoi, esami di riparazione. Ci sembra un po' questa l'immagine del momento per una Cimberio, ancora in gioco per la promozione ai play off nonostante le molte scene mute di campionato, la più clamorosa e imbarazzante in una materia facile facile come lo era la dimessa Montegranaro che, passando impietosamente a Masnago, sprofondò l'umore dei tifosi nel sottosuolo della delusione, persino al limite di uno sconsolato disfattismo. Poi, però, auspice anche un calendario non terrificante, la squadra ha trovato dentro le proprie file coraggio e forza per non dover sparire in un anonimato che avrebbe oscurato ogni biancorosso nelle sue referenze o belle speranze. Merito anche di Bizzozi, un tranquillo signore che sbarca il lunario (si fa per dire) vivendo in palestra tra i suoi assistiti cui, innanzitutto, infonde serenità. Dunque, al di là di valutazioni che sono sotto gli occhi di tutti, ad esempio per scelte di uomini, risultate sbagliate, comprese quelle dei rimedi (a parte ovviamente Banks, foto Blitz) e che la stessa società, attraverso le sue mosse rotatorie, ha pubblicamente ammesso, il giudizio sull'intera stagione non può dirsi emesso definitivamente, restando sospeso nel limbo d'una possibile riparazione. Ci vuole, probabilmente, un'impresa, peraltro non impossibile, il che, a voler guardare ancora indietro, rovistando fra occasioni gettate via, fa ancor più male perché con due, tre successi in più, in particolare con l'inferiore Montegranaro (vittoriosa due volte), oggi la Cimberio, nonostante i suoi palesi limiti, sarebbe più o meno dalle parti di Roma, ancorché deludente rispetto alle aspettative della propria piazza, tuttavia in una zona relativamente nobile con tutto quel che ne conseguirebbe adesso, per mire e sogni. La digressione ci sta nell'aprire, con una serie di riflessioni, una finestra sull'avvenire.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Il tifoso, si sa, preso da amore, idealizza la squadra futura scegliendo questo o quel giocatore in circolazione, se non che in una piazza inneggiante, pochi anni fa, un po' di varesinità nelle file della squadra (concreta prima con Allegretti e Bolzonella, poi con Passera e Gergati), andrebbe presa perlomeno in considerazione quell'italianità che evoca un certo sentire dell'atleta verso la bandiera, permettendoci di indicare Daniele Cinciarini, un usato sicuro e garantito da Recalcati per attaccamento ai propri colori, seppur in una realtà scoraggiante come quella di Montegranaro. Ora però, tra passato e futuro, incombe il presente, da domare a proprio favore, cominciando da oggi contro Cremona per continuare contro Siena nel prossimo turno, sempre a Masnago e per un lieto fine a Roma. Tre successi bastano e avanzano? Probabilmente sì anche non si è mai padroni del proprio destino quando si dipende dall'esito di altri eventi, peraltro coinvolgenti diverse squadre cui basta un successo (o un insuccesso) imprevisto per cambiare i propri scenari e quelli di Varese. Se poi basteranno quattro punti, impelagando Reggio Emilia (che patisce uno 0-2 nei confronti diretti con la Cimberio), tanto meglio. Già con Cremona, disinvolta e pericolosa nei suoi americani, bisogna lottare per imporsi. Un pensiero alla volta.[/size][/font][/color]


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