Jump to content

[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Ormai se ne parla già come se fosse l’allenatore di Varese, ed è anche giusto così. Non c’è niente di ufficiale, non ci sono annunci, bisognerà attendere ancora qualche ora per far passarei tempi biblici di quelli di Avellino: ma Cecco Vescovi ha scelto. A sedersi sulla panchina della Cimberio il prossimo anno sarà Fabrizio Frates. Esperienza, etica del lavoro, capacità di rendere al massimo quando gli si danno in mano le chiavi di una squadra fatta di giovani che vogliono stupire loro stessi prima degli altri. L’architett omilanese è pronto a gettare il guanto di sfida: per zittire tutti quelli che pensano che quanto successo a Varese l’anno scorso sia stato frutto del caso, e sia già finito. E allora è davvero il caso di iniziare a conoscerlo un po’, questo Frates: per non trovarsi impreparati, quando dovremo fingere di stupirci dei suoi successi. [/size][/font][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif][b]Il meglio in circolazione [/b][/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Luca Chiabotti (semplicemente: il basket sulla Gazzetta dello Sport) lo conosce bene, lo conosce da tanto. «Fabrizio - dice - è bravo perché riesce sempre a far migliorare i giocatori che si trova ad allenare. È uno che trasmette alle sue squadre un sistema di gioco che è prima di tutto un sistema di lavoro, e che rende al massimo quando trova un gruppo di giocatori che hanno voglia di fare. È allergico alle stelline viziate che vogliono comandare e avere sempre la palla in mano, ama le squadre che vogliono giocare insieme: questo è Frates». E quindi par di capire che la società abbia pescato bene: «Tra quelli in circolazione, è uno dei migliori che si potessero prendere: molto dipenderà dalla società. Sarà il club a dover fare la differenza e ametterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio: la società dovrà essere pronta ad avere a che fare con uno come lui, duro e intransigente quando lavora, simpatico e divertente fuori dal parquet».[/font][/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif][b]Io e lui da Jabbar[/b][/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E poi c’è Flavio Vanetti, la firma varesinissima delle pagine sportive del Corriere della Sera che di Frates è amico ed estimatore. «Il primo aneddoto che mi lega a Fabrizio -racconta- risale al lontano 1989: eravamo due ragazzotti alla finali Nba, quelle dell’addio al basket di Kareem Abdul Jabbar. In quei giorni andammo insieme a Disneyland e qualcuno ci scattò una foto che conservo ancora: io con il cappellino di Topolino, lui con quello di Minnie. Ancora oggi, quando ci vediamo, ci chiamiamo così: Topolino e Minnie». Il Frates allenatore: «Cresciuto nella base milanese, impastata con il canturinismo delle vecchie gestioni: un’esperienza alla quale è ancora molto legato. E io credo che a Varese potrà trovare quelle atmosfere a lui tanto care: legate a un basket ruspante, a società fatte di persone vere, a squadre che si identificavano con la gente e la città. Lui è molto rigoroso e preparato, si porta dietro la fama di essere uno molto duro e rigido con i giocatori, ma col passare degli anni questo lato del suo carattere si è smussato. Certo, non è un fantoccio e ha una personalità molto forte: se riuscirà a trovare un dialogo con Vescovi, le cose non potranno che andare bene». Perché Varese ha scelto bene: «Perché Fabrizio saprà calarsi alla perfezione in questa realtà, e perché metterà a disposizione della società tutta la sua esperienza e le sue conoscenze. Ecco cosa mi piace di Frates: non sta mai fermo, va spessissimo negli Stati Uniti per imparare e aggiornarsi, è curioso .Dopo la brutta storia di Milano, che gli ha lasciato addosso etichette false e maldicenze, Varese è il posto giusto dove rilanciarsi e prendersi quello che merita».[/font][/size][/size][/font][/color]


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...