
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Adesso in città un po' tutti masticano pallacanestro, pure con quell'incanto che vale una meravigliosa riscoperta.[/size][/font]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Tifosi a parte, sempre vicini alla squadra, anche nelle delusioni, questa Cimberio è riuscita a far scendere in campo la storia, quella d'una società che ha fatto cultura per molte generazioni: una cultura che, dal secolo scorso, sembrava avvizzita.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sarà anche un momento magico, seppur di là dallo svanire in fretta come dal sognare un'Impresa, certo è che Dunston (foto Blitz) e compagnia hanno saputo intrecciare le proprie prodezze sul campo con racconti da favola fuori, nella vita di tutti i giorni d'una città che ha ritrovato il suo antico verbo. Come aver scoperto il buon vino dopo anni di spuma.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]A colpire l'immaginario popolare è la disinvolta attitudine nel far canestro insita nei biancorossi di maggior talento i quali, nell'esercitare le proprie offensive, in un'armonia di gruppo, danno l'impressione di riuscirvi attraverso assalti leggeri e vincenti. Ovviamente non sempre segnano, anzi e talvolta talune conclusioni sembrano scarabocchi ma, rispetto agli avversari sin qui affrontati, tranne che una grande squadra, in tutti i sensi, come Cantù (ugualmente messa sotto), sembrano possedere un maggior feeling con il canestro al di là di schemi e strategie che la gente normale, gratificata da risultati che fanno notizia, lascia volentieri ai tecnici o quei a tifosi che, come accade nel calcio, affogano nelle formule pur di apparire grandi intenditori. Si può anche intimidire in difesa ma se non si segna fioccano le incompiute, dunque c'è una sola regola aurea: fare canestro.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ebbene Varese, giudicandola sin qui, sembra rispettare questo essenziale comandamento proprio grazie ai punti nelle mani che avevano potenzialmente i suoi uomini seppur non senza legittimi interrogativi al cambio italiano che poi, in realtà, in particolare per Dunston e Banks e in fondo anche per Ere, scomparso dalla scena del nostro campionato, ha più o meno confermato rilanciando peraltro il potenziale del giovane Polonara. I punti nelle mani saranno pure una nostra fissazione e fors'anche una baggianata per molti ma se, ad esempio, i dirigenti di Siena ne fossero stati tarlati, non avrebbero messo insieme una squadra da scudetto e da qualificazione in Eurolega con protagonisti Moss, Kangur, Sanikidze, Carraretto, Razic e Ress i quali, tutti insieme, si ritrovano con medie punti suppergiù uguali a quelle dei soli Dunston e Banks. Nessuno allora si meravigli se i campioni di molti anni, persino totalitari nel loro potere, stanno adesso intruppati in classifica.[/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Detto questo, non si può giurare di conseguenza su fiumane di punti e di successi per la Cimberio che oggi a Biella, pur contro una squadra battuta quest'estate come un materasso nonché malconcia in classifica, dovrà difendere la sua immacolata condizione di capolista da una possibile reazione locale, del tipo "ultima spiaggia". Già, un onere della prova in più per questa Cimberio che vuol costruirsi un futuro da grande.[/font][/size]
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