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Un pivot come Dunston lo si sognava da un pezzo


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[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]No, che non m'annoio. Lo stato d'animo del tifoso non può che essere divertito da raffiche di canestri d'una Cimberio molto offensiva per composizione delle sue individualità, quindi consapevolmente determinata a fare risultato anche a costo di impiegarvi un'intera gara. Suppergiù in tre minuti la squadra di Vitucci ha raddrizzato le sfide di Brindisi e contro Avellino schiantando in un colpo di palpebre gli avversari i quali, bisogna dirlo, l'hanno irretita pur con la sua artiglieria spianata. Attacco a dir poco scoppiettante ma difesa abbastanza frangibile. Questa è la morale d'una Pall. Varese che fa registrare 209 punti segnati e 193 subiti in due giornate, come dire d'una sua vocazione spiccatamente offensiva che esprime la gioia di vivere una gara da parte dei suoi leaders, non certo condizionati da pressioni da canestro ma anche poco inclini a una dura applicazione difensiva. I numeri di questo inizio di campionato ci riconsegnano una Cimberio che già si "sentiva" nell'aria, visto il suo precampionato, cioè maramalda quando non te l'aspetti, anzi sì, dopo strisce da "consegna delle armi " concesse agli avversari. Varese vanta lo score più alto in classifica, addirittura con 88 punti in più rispetto, tanto per fare degli esempi, a Venezia, con 68 più di Bologna e 56 più di Siena, auspice ovviamente l'overtime di Brindisi. Ma è vero anche l'opposto per segnature beccate, salvo Brindisi, con 72 e 56 punti subiti in più rispetto a Reggio Emilia e Cremona tanto per citare un paio di squadre non proprio sconvolgenti. Dunque, al di là di un dovuto ed entusiastico riconoscimento di una Cimberio pirotecnica, non mancano indicazioni da scatola nera (come i tanti rimbalzi offensivi degli avversari) che servono a decodificare piccoli guasti in previsione di confronti più tosti.[/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Può darsi che questo non sia un argomento sensibile per una questione di contingente calo di motivazioni e concentrazione di fronte a formazioni battibilissime potendo gli uomini di Vitucci, e d'incanto, cambiar modo d'essere sul campo contro determinate formazioni. C'è chi pensa che basti solo vincere (anche per 101 a 100) ma il rilievo su una difesa allegra ci sta per una squadra tutta nuova e un tecnico decisi a crescere in ambizioni senza dover stupire. Nel frattempo godiamoci, sempre in attacco, un Dunston (foto Blitz) da favola. Abbiamo atteso e sognato un pivot vero per anni e ora, con più capelli bianchi, ce ne troviamo uno super.[/size][/size][/font][/color]

[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Nessuna fecondazione artificiale: da qualche parte Bryant era al mondo ed è stato bravo Vitucci ad adocchiarlo nel suo tour americano. Il centro di Masnago (lo si può dire visto che abita in via Sorrisole) sa muoversi come sul velluto in un'area affollata, segnare (20 punti la sua media a gara) e prendere rimbalzi pur bassotto com'è. è lui il vero punto di riferimento come s'è visto contro Avellino, all'opposto, con Dunston in panchina, carico di falli. Altra delizia biancorossa, Ere a parte, un top player che va a giornate, è il giovane Polonara per quella sua smania di imporsi e senza alcun velleitarismo tipico d'una qualsiasi giovane promessa. Il marchigiano sa di possedere grandi capacità tecniche e fisiche che, con convinzione e personalità, vuol tradurre in moneta sonante sul campo. Dunque e finalmente Varese può vantarsi di un pivot e di un giovane italiano, per anni "assi" mancanti nel suo mazzo.[/size][/size][/font][/color]


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