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Varese-Cantù, derby da vincere


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[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Riaprono le volte del tempio di Masnago per l'attesissimo esordio casalingo dell'Openjobmetis. Stasera al PalaWhirlpol (palla a due alle 20.30; diretta su RaiSport2) la rinnovatissima Varese sfiderà la storica rivale Cantù in un derby stracarico di motivi di interesse. A partire dal ciclone emotivo generato dal debutto ufficiale di Gianmarco Pozzecco sulla panchina biancorossa: a giudicare dalla risposta eclatante degli abbonamenti dopo il suo richiamo con lo slogan I'm back, si tratta di un evento sufficiente a creare un'atmosfera particolare. Ad aggiungere pepe ad una pietanza davvero saporita c'è anche la sfida numero 134 contro la Vitasnella, forse quella più sentita di tutto il campionato dal pubblico di Masnago. E poi c'è comunque l'attesa per la prima uscita casalinga stagionale di un gruppo totalmente rinnovato L'elenco degli esordienti è lunghissimo, comprendendo non solo i 10 volti nuovi della squadra (Kangur e Diawara però sono già noti in città) ma anche il nuovo presidente Stefano Coppa e il nuovo main sponsor Openjobmetis. E ciascuno di loro vorrebbe ovviamente festeggiare l'inizio del nuovo corso battendo Cantù; sarebbe il modo migliore per spazzare i dubbi generati da un precampionato balbettante a causa di tanti acciacchi, che impedisce allo stesso coach Poz di capire con esattezza quanto valga la sua Varese. La settimana di buoni allenamenti a ranghi completi (recuperato anche Callahan, che giovedì e venerdì ha lavorato con prudenza per qualche noia muscolare) ha però rasserenato il nuovo tecnico biancorosso, chiamato a gestire al meglio la sua emozione per il ritorno a Masnago e ad incanalare nel modo giusto le sensazioni di una sera speciale per caricare a dovere la squadra. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

Nel percorso delle amichevoli di settembre ci sono già due precedenti tra Varese e Cantù: in entrambi i casi ha vinto la Vitasnella, sfruttando la verve della sua frizzante trazione posteriore Johnson-Odom-Feldeine. Ma a Pavia non c'era ancora Deane, ed a Jesolo Rautins era ai box mentre Kangur aveva un braccio inutilizzabile. Certo il ruolino di marcia di avvicinamento alla stagione delle due rivali odierne è diametralmente opposto: Varese ha vinto pochissimo (1 su 9 contro squadre di A), mentre Cantù invece è parsa già in gran spolvero (8 su 10 battendo anche la corazzata Milano nella finale del Lombardia). Ma l'atmosfera che si respirerà in una Masnago ai limiti del tutto esaurito non sarà certo quella ovattata dei tornei precampionato.
 E allora Varese dovrà sfruttare la spinta della sua gente per dimostrare sin da stasera di valere Coppa Italia e playoff, ossia i traguardi stagionali ai quali ambisce ai nastri di partenza con l'obiettivo di ripagare i tifosi per la fiducia in campagna-abbonamenti e maturare i premi a risultato inseriti negli accordi con gli sponsor. Il derby inaugurale è già uno snodo importantissimo: battere Cantù darebbe una immediata patente di credibilità al nuovo corso tecnico e societario, oltre che una sferzata di entusiasmo ad un ambiente desideroso di vivere un'annata ricca di emozioni dopo le delusioni della stagione passata. 
Giuseppe Sciascia [/size][/font][/color]
 


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