
[color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Forza immaginifica dello sport e, a Varese, potenza assoluta della Pallacanestro, capace in questi tempi difficili, problematici, ricchi spesso solo di sguardi che passano dal torvo al rassegnato, di congiungere i cuori. Legarli insieme, con qualche corda segreta, ovviamente biancorossa, e spingerli a razzo verso l'alto. Da oltre una dozzina d'anni non sentivamo sotto pelle un'atmosfera del genere e, manco a dirlo, era da quel magico 1999 che non sentivamo, dentro alla pazzesca bolgia di Masnago, “quel” coro celestiale: "E se ne va, la capolista se ne va…". O.K.: adesso fermate l'esaltazione e, come dice un campione di realismo di nome Frank Vitucci: "Restiamo tutti quanti coi piedi per terra". Però, insomma, ‘sto momento di goduria generalizzata va vissuto e assaporato fino in fondo. Gioia arrivata proprio sul rettilineo di una gara dura, intensissima, a tratti anche sporca, ma di quella cattiveria agonistica tipica delle squadre che piuttosto che perdere si farebbero ammazzare. Una partita che una Varese ondeggiante domina spesso, ma senza mai riuscire ad ucciderla. Sceneggiatura giusta, del resto, tra due squadra che oggi si equivalgono (un bel complimento per la Cimberio…) e perfetta contro una Cantù che, ovviamente, da squadra di altissimo rango ed esperta, non permette a Varese di scappare via costringendola alla cadenza di un basket fisico, molto “pensato”, classico da Eurolega. Ma Varese, come già visto contro Siena, sa adattarsi, piegarsi camaleonticamente alle esigenze tattiche e, qui sta il bello, a vincere. La partita inizia con quintetti noti: Green, Banks, Ere, Sakota, Dunston contro Mazzarino, Smith, Markoishvili, Leunen, Cusin e Cantù che vuole andare subito dentro l'area alla ricerca di Cusin mentre Varese replica con Banks che vuole speculare atleticamente e fisicamente contro Mazzarino e Sakota per il 9-6 al 4'.[/size][/font][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Coach Trinchieri, complici i falli di Manuchar e Smith cambia presto gli assetti, ma sul 15-10 sono Mazzarino, con la solita tripla, e Cusin, gioco da 3 punti, a buttare avanti Cantù: 15-16 all'8'. Con la crescita di Ebi Ere e l'ingresso in campo della coppia De Nicolao-Polonara la Cimberio sferza Cantù producendo, a cavallo dei quarti, un break importante (16-6) ed il primo vantaggio consistente: 31-22. Quando coach Trinchieri contabilizza, appunto, 31 punti subiti in 11' chiama time-out e mette un potente freno al ritmo di gara. Varese, senza l'arma della velocità, accusa il colpo. La qualità delle sue esecuzioni offensive cala sensibilmente (dal 53% del primo quarto al 33% della pausa) e dal +8 (36-28 al 13'), subisce uno 0-10 che riapre la gara: 39-38. Però, nel momento critico, Varese non si fa acciuffare e cercando Dunston vicino al ferro prima allontana la minaccia (45-40 all'intervallo lungo), poi con una schiacciata di Brian allunga di nuovo verso un gap in doppia cifra: 51-40 al 22'. Cantù rientra ancora grazie alla splendida agilità di Brooks e alle martellate di Markoishvili che, implacabile, firma il -6 al 30': 65-59. Uno dei rari colpi di Leunen, l'uomo in meno, ieri, della Chebolletta e le conclusioni di Brooks, Tyus e Smith riaprono definitivamente il match:69-67 al 35'. Così, in un clima ultratensivo, a decidere sono le giocate sull'asse Green-Dunston con Mike che 7 assist, 9 falli subiti e 7 recuperate, compresa quella fondamentale scippata dalle mani di Brooks, è un gigante di una gara che, con le squadre paralizzate dall'arco (0/9 il totale di entrambe) diventa una guerra di trincea. Guerra nella quale, fuori Cusin per 4 falli si erge, straordinaria, la figura di Dunston che, insieme al leggiadro Banks porta i casa i punti che sprangano il match: 75-71. Un +4 che rimane tale fino al termine ed esalta tutto la gente di Masnago. Essersi tolti di mezzo il “tabù” significa molto per un popolo autorizzato a sognare ad occhi aperti. [/font][/size]
[size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Massimo Turconi [/font][/size][/size][/font][/color]
Recommended Comments
There are no comments to display.
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now