[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Cecco Vescovi non parla solo attraverso il comunicato del CdA: il presidente della Pallacanestro Varese spiega nel dettaglio le ragioni dell'operato della società per quanto riguarda presente e futuro, a partire dal riassunto delle decisioni del vertice di mercoledì: «Abbiamo voluto ribadire la filosofia attraverso la quale abbiamo ottenuto l'eccellente risultato sportivo dello scorso anno, frutto comunque di una programmazione triennale che ci aveva portato già ai playoff nelle due stagioni precedenti. E allo stesso tempo chiarire che siamo disponibili ad effettuare interventi correttivi nel momento in cui ci saranno opportunità ritenute valide e compatibili con le nostre possibilità. Di sicuro non faremo investimenti azzardati rischiando di compromettere il futuro della società e il lavoro compiuto dal 2010 ad oggi».[/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Dunque, la filosofia basata sull'equilibrio del bilancio sarà comunque alla base di qualsiasi decisione: «La linea societaria è sempre molto chiara, voci ed indiscrezioni non ci interessano. Si lavora come sempre, per il presente e il futuro: in quest'ottica abbiamo appena inserito tre nuove figure nel CdA, con obiettivi ben precisi ed incarichi specifici. Alla luce di quanto fatto, chi afferma che la società è immobile e non prende decisioni dice assurdità, come dimostra il percorso di crescita compiuto in tre anni e mezzo».[/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Il presidente biancorosso non nasconde il rendimento insufficiente della squadra (lo staff tecnico nella foto Blitz in alto) rispetto alle aspettative, ma ribadisce il compito di guardiani della continuità futura del club che il CdA interpreta a garanzia dei proprietari: «Il risultato sportivo può lasciare amareggiati ed insoddisfatti, soprattutto chi ha fatto sacrifici per acquistare l'abbonamento. Però non è pensabile che tutte le stagioni siano eccezionali come quella passata. Ricordo a tutti che il consorzio è nato per sostenere la Pallacanestro Varese, non per far vincere lo scudetto o l'Eurolega. Se la risposta della città in termini di sponsor è questa, dobbiamo prenderne atto. Io per primo speravo che qualcuno si facesse avanti per la carica di presidente, ma nessuno si è mosso. Abbiamo una grossa responsabilità nei confronti dei proprietari e dei tifosi che pagano il biglietto, che meritano di continuare a venire a vedere il basket di vertice a Varese. Se per dar loro un contentino ora dovessimo rischiare di chiudere tra uno o due anni sarebbe un atto totalmente irresponsabile. I tifosi vogliono sognare? Anche noi, ma tenendo i piedi ben piantati per terra, per proteggere quel bene supremo di tutti che resta la Pallacanestro Varese».[/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Vescovi ribadisce comunque il valore del consorzio come garanzia della continuità del club: «Quella scorsa è stato un'annata eccezionale sotto tutti i punti di vista ma, chiuso il primo ciclo triennale, questo è l'anno uno del secondo ciclo. Stiamo lavorando per crescere con la garanzia di poter contare su conti in ordine: se la nostra società scricchiola, visto che nel nostro sistema basket non passa giorno senza allarmi, che cosa dovrebbero dire in quelle piazze il cui futuro è davvero a rischio? Sicuramente sono state sbagliate delle scelte, questo l'ho già detto, senza nascondermi mai. Ma sarebbe un errore molto più grave fare cose fuori della nostra portata che ci porterebbero al disastro».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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