6 Aprile 2005
Scritto da Samuele Giardina
Nella notte italiana a St. Louis si � giocato l�atto conclusivo di questo incredibile anno di college basket. Di fronte il miglior record di Illinois e la nobilt� di North Carolina
La finale del destino? Probabile. La numero uno contro la numero due? Questo � certo. L�ultima volta che � successo era il 1975 e nel paese della bold eagle che ha volato (that�s America, or not?) prima della gara dentro all�Edward Jones Dome c�era alla guida Gerald Ford. Lui decisamente non il presidente del destino e ai tempi alle prese col disimpegno da 15 anni di Vietnam e il tentativo di far dimenticare lo scandalo Watergate. Ma questa � tutta un�altra storia. Con un flashback stavolta cestistico possiamo ricordare l�anno di qui sopra come testimone dell�ultimo dei 10 titoli di John Wooden con UCLA.
C�� qualcosa di pi� dicotomico di questa finale? Non crediamo, almeno non oggi nel mondo della pallacanestro. Due avversari diversi, il talento cristallino, il campo aperto di UNC contro una squadra con tutte le lettere maiuscole, solida e con una certa qual predisposizione all�abuso del tiro dai 6 metri come Illinois. Indicativa per Illinois l�incredibile stagione con 37 vittorie e una sola sconfitta con cui i ragazzi di Coach Weber si sono presentati a questa finale, avessero vinto sarebbe stato record ogni epoca. Non da meno si sono scontrate due storie secolari, quella dei Fighting Illini sempre sotto traccia, priva degli arazzi di UNC, alla prima finale e quindi ringless, senza anelli, come dicono oltre atlantico. L�altra leggermente diversa. Quattro titoli in bacheca e tra i tanti un tale che � riuscito a far passare alla storia, oltre a Craig Elho e Bryon Russell sui poster, anche Ray Clay e la sua famosa presentazione solo perch� si chiudeva cos�: �From North Carolina� 6� 6�, in guard, Michael� Jordan�. Va bene che anche i Tar Heels non vincevano da pi� di 10 anni ma scommettiamo che partendo dal Dean Dome e passando per i colonnati neoclassici del Campus di Chapel Hill un altezzoso �Illinois at Urbana-Champaign what� in questo week end non l�hanno negato a nessuno?
Le due migliori squadre d�America finalmente si sono trovate di fronte, si pu� dire che � da novembre che tutti aspettavano questa palla a due. La partita a cui abbiamo assistito � valsa tutta l�aspettativa che aveva in dote? Probabilmente si, anzi ne siamo convinti. Questo perch� quanto � successo ha fedelmente rispecchiato le previsioni che molti avevano fatto.
La gara � partita a strappi con un primo break UNC sfruttando la grande vena di Mc Cants (14 tutti nella prima frazione per lui) e appunto le peculiarit� a lei riconosciute: campo aperto e �ritmo�. Illinois � rientrata subito e la gara � proseguita su una sostanziale parit� fino a met� primo tempo quando UNC � volata via per non voltarsi pi� indietro fino alla prima sirena. Complice di tutto questo l�orripilante percentuale dalla distanza degli arancioni e l�assoluta immarcabilit� di Sean May e Raymond Felton. Sul primo Coach Weber ha provato di tutto per tutta la gara ma non ha ottenuto altro se non caricare di falli i propri lunghi o consentire a un ispiratissimo May di farsi beffe anche dei raddoppi di marcatura, situazione dalla quale spesso UNC � riuscita a ricavare buoni tiri. E� parso evidente che non supportati da buone percentuali i Fighting Illini non avevano abbastanza armi per contrastare la superiorit� tecnica dei Tar Heels.
Infatti il rientro di Deron Williams e soci � avvenuto grazie all�unico momento della gara in cui le famose triple sono entrate con continuit�. Precisazione, non che la difesa dei Tar Heels non concedesse mai buoni tiri, solo che bisogna metterla. In questo frangente il Williams in panchina per UNC, ce n�erano 4 con questo cognome a St. Louis, ha provato svariate zone ma quello che gli ha fatto vincere il suo primo titolo � stato ancora una volta May con una striscia di dieci punti in fila nel momento di maggior difficolt� e in generale tutta la front line che ha annientato i pariruolo.
Gli ultimi tre minuti? Canestro di Marvin Williams in tap-in per il 72 a 70 UNC, poi tripla sbagliata di Deron Williams, uno su due dalla linea di Felton per il pi� 3, nuovo tentativo Illinois dall�arco fallito per mano di Head e Felton che mette i chiodi nella bara con un 2/2 ai liberi per il definitivo 75 a 70. Roy Williams ha cos� sfatato il �close� but not cigar� (letteramlmente �vicino� ma mai il sigaro�, citando il gesto della vittoria tanto caro a Red Auerbach) che in tanti gli hanno ricordato in questa vigilia, dimenticando colpevolmente che anche a Dean Smith sono servite 7 final four 7 prima di vincere.
Un�ultima annotazione: se anche il torneo NCAA 2006 sar� come questo avvisateci per tempo che faremo di tutto per essere in zona a peregrinare da un Regional all�altro, grazie!
North Carolina vs Illinois 75 � 70 (40-27 / 35-43)
UNC � Scott (0/1 0/1), Manuel (0/1), J. Williams 9 (3/4 0/2,) Felton 16 (0/3 4/5), May 26 (10/11), Mc Cants 14 (4/10 2/6), Noel 1, Thomas, M. Williams 8 (4/8 0/1), Coach R. Williams.
ILLINOIS � Head 21 (3/5 5/15), D. Williams 17 (4/7 3/9), Brown 12 (2/2 2/8), Ingram 11 (3/6 1/3), Powell 9 (3/6 1/2), Augustine (0/3), Arnold, Carter (0/2), Coach Weber.
UNC 27/52 51,9% dal campo, 11/18 61,1% dalla linea, 9/17 52,9% dall�arco. Reb Off/Dif 8/26, Perse/Rec 10/4, Ast 12, Falli 13.
ILL 27/68 39,7% dal campo, 4/6 66,7% dalla linea, 12/38 31,6% dall�arco. Reb Off/Dif 16/21, Perse/Rec 8/8, Ast 18, Falli 18.
Arbitri Corbett, Cahill, Harris.
Spettatori 47262.
Samuele Giardina